È la prima regione d’Italia a comparire nella classifica di Eurostat sulla disoccupazione di lunga durata. Compare, purtroppo, nella parte negativa della classifica: quella dei i territori dove è più alta la percentuale di persone che perso il lavoro non lo ritrova o che non riesce a entrare nel mondo produttivo per molto tempo.
In Molise questa percentuale è del 72,8%, quasi il 30 punti in più della media.
Il Molise, quindi, è al nono posto della top ten – realizzata su 275 territori dell’Unione europea – che elenca le regioni che hanno la parte di disoccupazione di lunga durata (12 mesi e oltre) tra le più elevate, nel 2017. Risulta dai dati diffusi da Eurostat.
Precedono il Molise due territori d’oltremare francesi Mayotte e Guyana, e sei regioni greche (Attica; Tessaglia; Dytiki Ellada; Ipeiros; Sterea Ellada; Peloponneso). La media della disoccupazione di lunga durata nel 2017 è salita al 45%.
«Non è emerso nulla di più di quello che già sapevamo, e cioè che in un territorio la cui economia è fortemente sbilanciata dal terziario pubblico, chi perde il lavoro non ha molto mercato, specie se ha una certa età».
Questo il commento all’Ansa del presidente uscente della Regione Paolo Frattura, non candidato alle elezioni che lo scorso 22 aprile hanno eletto il candidato di centrodestra Donato Toma. «È per questo che la nostra politica negli anni precedenti ha lavorato per esempio per instaurare l’area di crisi – continua Frattura – Era necessario un piano, altro che certi racconti, dare certezze alle aziende proprio per quei motivi. Va anche detto che comunque quando siamo arrivati nel 2013 abbiamo trovato 95mila occupati e oggi ce ne andiamo con 107mila, cioè 12mila in più in cinque anni».
«Mantenere sul territorio tutti i presidi pubblici importanti a cominciare dall’università, che va consolidata, far sì che gli uffici pubblici non vengano chiusi o accorpati, ma non basta: ci vuole un tessuto imprenditoriale forte con le piccole imprese che devono crescere e quelle grandi che devono approdare in Molise».
È quanto sostiene, invece, il neo governatore del Molise Donato Toma, commentando sempre all’Ansa il dato diffuso da Eurostat che colloca il Molise al nono posto, tra le 275 regioni della Ue, per quanto riguarda la disoccupazione di lunga durata. «Servono investimenti in infrastrutture, sanità e turismo – aggiunge – tutti temi della mia campagna elettorale. L’area di crisi può servire molto per attirare le imprese, ma il problema resta quello delle infrastrutture, strade, nodi ferroviari e marittimi. È chiaro che tutto questo non si può realizzare in pochi mesi, ma è importante cominciare a lavorare per assicurare interventi anche da parte dell’Anas sulle strade di competenza. La questione meridionale va affrontata seriamente, deve essere un intervento di sistema – conclude – e non estemporaneo».