Si rifornivano a Foggia per poi rivendere droga a clienti abituali di Campobasso, Vinchiaturo ed altri paesi dell’hinterland. Ma il giro di spaccio è stato scoperto dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bojano, coadiuvati dai militari delle Compagnie di Foggia e Lucera, da due unità cinofile della Legione Abruzzo e Molise e dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Campobasso. L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba di ieri, si disposizione della Procura del capoluogo: tutti giovanissimi – dai 23 ai 25 anni – i pusher colpiti dalle misure cautelari. Due giovani molisani incensurati sono finiti ai domiciliari, un altro, originario di Gambatesa, è stato arrestato in flagranza di reato perché trovato in possesso di 100 grammi di marijuana, mentre per un ragazzo foggiano è stato disposto il divieto di dimora in Molise. L’accusa è per tutti detenzione di droga ai fini di spaccio.
I dettagli dell’operazioni sono stati snocciolati ieri mattina nella caserma di via Mazzini dal procuratore Nicola D’Angelo, insieme al capitano del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bojano, Roberta Cozzolino, al dottor Roberto Gallucci e al luogotenente John Marino.
Nel corso del blitz i militari hanno perquisito sei diverse abitazioni dislocate tra la Puglia e il Molise: Campobasso, Vinchiaturo, Gambatesa, Celenza Valfortore e Foggia.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Campobasso, è iniziata nel dicembre 2017 con l’intensificazione dei controlli per contrastare lo spaccio e la detenzione per uso personale di droghe nelle zone notoriamente frequentate dai giovani, ed ha permesso di delineare nel giro di pochi mesi un quadro sempre più definito e completo di un fiorente commercio di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana) a Vinchiaturo e in zone limitrofe.
L’indagine condotta con appostamenti, pedinamenti e perquisizioni, ha permesso di appurare che gli indagati molisani hanno detenuto e ceduto agli assuntori locali le diverse tipologie di sostanza stupefacente di cui si approvvigionavano, spesso anche a credito, da fornitori della confinante provincia foggiana. Si è delineata in tal senso un’attività di spaccio svolta in modo professionale e sempre con il medesimo “modus operandi” (contatti telefonici, luoghi di ritrovo abituali, appuntamenti a luoghi predeterminati) che avveniva a Vinchiaturo e nelle zone limitrofe ed in favore di un gruppo di clienti abituali. «Il dato preoccupante – ha evidenziato il capitano Cozzolino – è che anche i clienti sono tutti giovanissimi». Nel corso dell’attività sono stati sequestrati 25 grammi di cocaina (da cui è possibile ricavare circa 110 dosi), 60 grammi di hashish (da cui è possibile ricavare circa 208 dosi); e complessivamente 230 grammi di marijuana nonché materiale idoneo al confezionamento per lo spaccio.
I viaggi per rifornirsi nel foggiano venivano effettuati ogni 10 giorni circa, e il quantitativo acquistato di volta in volta variava in base alle esigenze del giro di clienti. Gli affari, in particolare in occasione delle festività natalizie, sono aumentati con un guadagno settimanale di circa 1000 euro per ciascuno degli indagati molisani.
Un duro colpo, quello assestato dai carabinieri, al traffico di droga, soprattutto nell’area matesina, si è rilevato molto florido. Nei giorni scorsi, infatti, i militari di Bojano hanno messo le manette ai polsi di altri due soggetti trovati in possesso di diversi grammi di cocaina.

Il procuratore D’Angelo lancia l’allarme: «Consumo di cocaina sopra la media nazionale»

«In Molise l’allarme droga non è affatto da sottovalutare». Non ci gira intorno il procuratore Nicola D’Angelo che a margine della conferenza stampa ha voluto sottolineare come il fenomeno della tossicodipendenza, soprattutto tra i giovanissimi, stia assumendo contorni preoccupanti. «Si tratta di un problema sociale molto complesso. Chi fa uso di droga porta prima alla distruzione di se stesso e della sua famiglia ed diventa spesso autore di numerosi reati, oltre allo spaccio, come piccoli furti per poter acquistare la sostanza stupefacente. Dai dati che ci sono stati forniti dal Serd (il servizio dell’Asrem per le dipendenze) – ha evidenziato – attualmente sono in cura 1300 persone dipendenti da oppiacei. E questi sono solo i casi accertati. Ma ci sono tante altre persone che fanno uso abituale di droga che non hanno ancora iniziato un percorso di disintossicazione». Ma il dato più allarmante riguarda il consumo di cocaina: «La media nazionale è di 3 assuntori ogni mille abitanti, in Molise sale a 4 su mille. Con l’ordine degli avvocati stiamo organizzando attività che favoriscano il recupero dei tossicodipendenti ma soprattutto di sensibilizzazione e prevenzione per evitare che i giovani entrino nel giro della droga. Noi continueremo in questa azione con il massimo impegno anche perché la droga e la forma più facile di ingresso della criminalità organizzata in Molise».

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