Persino il Presidente della Repubblica croata ha visto coi suoi occhi lo stato disastroso delle strade interne del Molise, specie tra Trigno e Biferno. I tre comuni di minoranza linguistica croata, Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise e Montemitro, assieme a Tavenna, sono stati al centro del Molise vista la presenza storica e prestigiosa della Presidente della Repubblica di Croazia.
Un viaggio diplomatico alle radici della comunità transfrontaliera che dalla costa croata si mosse oltre sei secoli fa per insediarsi in Molise, che giunge anche nei giorni in cui viene riattivato il collegamento marittimo Termoli-Ploce, la cui prima corsa è in programma proprio oggi.
Kolinda Grabar-Kitarović, questo il nome della donna Capo di Stato – in Croazia sono più avanzati di noi, visto che l’Italia mai ha avuto Presidenti o Premier donne – è stata accolta in un clima di festa e di grande rispetto istituzionale per la prima tappa proprio ad Acquaviva Collecroce, con arrivo al Monumento del parchetto vicino all’ex scuola. Poi la delegazione si è spostata in Piazza “Nicola Neri” e successivamente nella chiesa madre “Santa Maria Esther” dove ci sono stati i saluti del sindaco Francesco Trolio, del docente di lingua e storia Giovanni Piccoli, del governatore Donato Toma e della Grabar-Kitarović.
Successivamente, il programma è stato portato avanti rispettivamente a Tavenna, San Felice e Montemitro, prima del pranzo ufficiale in una struttura a Castelmauro.
La Presidente ha ringraziato di cuore «per questa calorosa accoglienza, abbiamo un legame molto forte e devo dire che siamo particolarmente onorati di essere qui proprio quando ricorre il 503esimo anniversario dell’arrivo dei croati in Molise, vi devo ringraziare per tutti gli sforzi che state facendo per conservare le nostre tradizioni di identità culturali e linguistiche, soprattutto mi rivolgo ai giovani e agli insegnanti che fanno studiare la lingua croata. Da parte nostra e del nostro Governo faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per sostenere finanziariamente lo studio della lingua croata e ovviamente invito tutti i croati del Molise a venire in Croazia per studiare la lingua e sarà ancora più importante visto che avremo dei buoni collegamenti marittimi adesso. Non agiremo soltanto nei confronti delle istituzioni croate ma anche nei confronti di quelle italiane, ieri parlando con il presidente Mattarella abbiamo ribadito quello che la Croazia ha intenzione di fare per promuovere la vostra vita e quotidianità e ci siamo appellati al Governo italiano per un miglioramento delle infrastrutture, soprattutto quelle stradali che non solo i quattro borghi siano collegati meglio ma anche il Molise nel suo insieme sconta negativamente nei confronti del resto dell’Italia. Voglio ringraziarvi per l’accoglienza, è un piacere essere qui con voi e rilancio l’invito già questa estate a venire in Croazia, magari ci incontriamo sulla costa adriatica, vi auguro ogni bene prosperità e felicità».
Nella tappa di Tavenna, l’unica fuori dal cerchio della minoranza linguistica, il sindaco Simone Spadanuda ha evidenziato le ragioni della presenza del Capo di Stato croato.
«Quella che ci vede protagonisti non vuole essere una cerimonia fine a se stessa, ma un cammino di conoscenza reciproca per ritrovare le radici da cui tutto ha inizio, per rinsaldare i legami culturali ideologici e sentimentali, un modo per riscoprire le tradizioni a cui tutti ci sentiamo legati e che cerchiamo di tutelare per tramandarle alle nuove generazioni. Appena insediato ho lavorato fin da subito per far avere a Tavenna il riconoscimento delle origini croate, siamo stati inseriti tra le minoranze, vista la chiara origine croata della nostra comunità, come dimostrato sia dai nostri cognomi, dalle canzoni e da alcuni termini dialettali che vengono usati nella comunità. Un paese ha bisogno di rinnovare le tradizioni, oggi grazie al lavoro delle associazioni presenti sul territorio, dei miei cittadini e dei bambini delle scuole, si potranno apprezzare i prodotti artigianali che gelosamente custodiamo. Tavenna lotta contro invecchiamento e spopolamento e contro una viabilità disastrosa. In questa circostanza, approfitto per chiedere un aiuto per risolvere una questione diventata insostenibile per le nostre comunità, voglio essere fiducioso, sperando che la visita sia uno stimolo per far rifiorire Tavenna, se oggi siamo qui vuol dire che ci crediamo, che possiamo continuare ad essere la terrazza del Molise di cui tutti ci invidiano il panorama. Abbiamo attivato da quest’anno l’insegnamento della lingua croata per permettere che le future generazioni conoscano la lingua delle nostre origini».
Kolinda Grabar-Kitarović ha salutato così la comunità di Tavenna: «Oggi è davvero un grande onore essere qui con voi per la ricorrenza dell’arrivo dei croati in Molise ed è davvero un grandissimo orgoglio di avervi qui, siete riusciti a mantenere identità e cultura, ci impegneremo a sostenere questa tradizione e imparare la lingua croata».