È disgelo. Talmente tanto che Ignazio Messina, segretario Idv, nell’invito all’assemblea nazionale che si è svolta a Roma il 16 giugno, ha concluso: «Mi fa piacere comunicarvi che alla sezione politica parteciperanno anche rappresentanti di associazioni e diversi amici che nel tempo hanno contribuito alla affermazione del nostro partito e che interverrà Antonio Di Pietro per portare un suo saluto».
Il padre fondatore, che con i figli più piccoli (gli attuali dirigenti) ha consumato qualche anno fa una rottura che pareva insanabile, torna nella casa che ha costruito.
«Occorre rifondare un centrosinistra distrutto e allo sbando», ha detto l’ex ministro di Montenero di Bisaccia. «Io sono pronto a dare gli auguri a un partito che mi è stato molto a cuore. Qui sono tutti figli miei e noi siamo stati anche i precursori di quella realtà che poi si è sviluppata nel M5S», ha aggiunto. «Dobbiamo riproporre un’alternativa di governo e credo sia mio dovere, onore e piacere venire a salutare gli amici che ancora, all’insegna di questa bandiera, vogliono portare avanti un impegno politico. Ovviamente io sono una persona che ha già fatto politica, continuerà a farla come cittadino, certamente non assumerò alcun incarico all’interno di un partito che io ho fondato – ha rassicurato – perché tutti devono diventare maggiorenni. Questo partito oggi ha la possibilità di un movimento di rifondazione complessiva del centrosinistra e può far sentire la propria voce. Non mi resta che fare loro i migliori auguri».
Anche commentando le vicende giudiziarie che riguardano lo stadio di Roma, ha assolto i 5 Stelle: «Mentre Pd, Lega e Forza Italia risultano direttamente coinvolte per aver ricevuto fondi così non è stato per i Cinque Stelle che hanno semplicemente fatto “scelte sbagliate”». E si è ricollegato alla sua gestione di Italia dei Valori ammettendo di aver fatto anche lui scelte sbagliate ma che in Idv hanno lavorato anche molte persone per bene.
L’ennesima ripartenza per Tonino nazionale? Dopo la conclusione dell’esperienza regionale per suo figlio Cristiano – non rieletto il 22 aprile – sul palcoscenico locale la presenza dei due Di Pietro è diminuita. Un tramonto, ha pensato più di qualcuno. Si vedrà.