In un anno il sistema produttivo culturale e creativo molisano è cresciuto del 12,2% (dal 2016 al 2017) in termini di valore aggiunto e 11,7% relativamente all’occupazione.
La dinamica regionale è quindi la migliore nel panorama nazionale e colloca il Molise al vertice del Mezzogiorno per quota di occupati sul totale dell’economia (4,6%). La ricchezza prodotta sul territorio dalla filiera culturale e creativa ha raggiunto i 251 milioni di euro con l’impiego di circa 5mila addetti.
Numeri positivi, quelli che emergono dalle classifiche dello studio “Io sono cultura – L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi” elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno della Regione Marche, illustrato ieri a Roma.
«È un boom della filiera culturale e creativa in Molise – commenta il direttore della Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti – il Molise è la prima regione a livello nazionale per crescita del valore aggiunto e dell’occupazione culturale e creativa. Un risultato importante – aggiunge – soprattutto per le implicazioni sociali ed economiche. Un percorso che fa ben sperare per il futuro della regione, soprattutto se si sarà capaci di tenere manifattura e innovazione insieme allo straordinario patrimonio storico culturale diffuso nel territorio».
«Su base provinciale, Campobasso si colloca nelle graduatorie nazionali 41^ per incidenza del sistema produttivo culturale e creativo nell’economia locale (4,8%) e 54^ per occupazione (4,8%); Isernia ha incidenze rispettivamente pari al 3,3% e 4,0%. Il sistema produttivo culturale alla base dello studio si articola in 5 macro settori: industrie creative (architettura, comunicazione, design), industrie culturali propriamente dette (cinema, editoria, videogiochi, software, musica e stampa), patrimonio storico-artistico (musei, biblioteche, archivi, siti archeologici e monumenti storici), performing art e arti visive a cui si aggiungono le imprese non direttamente riconducibili al settore ma che impiegano in maniera strutturale professioni culturali e creative, come la manifattura evoluta e l’artigianato artistico).
La spesa attivata dal settore culturale in Molise è pari a 117,7 milioni, il 34,3% della spesa turistica.
In termini assoluti, naturalmente, le cose cambiano. Per la legge dei numeri. Le prime due regioni per creazione di valore aggiunto e occupazione del sistema produttivo culturale e creativo sono la Lombardia (24 miliardi di euro di valore aggiunto e 350mila addetti) e il Lazio (14,9 miliardi di euro e 204mila addetti), “trainate” dai due grandi hub culturali localizzati nelle aree metropolitane di Milano e Roma.

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