“Se le regole esistono vanno rispettate”. Non transige il Presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto su quanto accaduto nella seduta di oggi del Consiglio provinciale che, per la prima volta ha chiuso le porte a pubblico e giornalisti, scatendando l’ira del consigliere Sorbo e di tutta l’opposizione che, per tutta risposta, ha abbandonato l’aula. Invocando un articolo del regolamento, il Presidente dell’Assemblea, Lauro Cicchino, ha ordinato una seduta a porte chiuse perché gli argomenti da trattare a suo avviso riguardavano la sfera privata delle persone coinvolte. La discussione aveva ad oggetto un diverbio accaduto tra un ex dipendente e il comandante della polizia provinciale, Ezio Stefanelli, sul quale è in corso un iter giudiziario di carattere penale. “Il pubblico e la stampa sono stati invitati ad accomodarsi fuori dall’aula consiliare per tutelare i protagonisti della vicenda e lo stesso ente, il cui Consiglio si apprestava ad entrare in merito ad una questione sulla quale vige una procedura di carattere giuridico” – si legge in una nota del presidente Mazzuto. “A seguito della decisione di procedere sulla questione nel rispetto della privacy, si è presto levato un gran polverone; una discussione animata prevalentemente dal consigliere Antonio Sorbo, che ha contestato la decisione di trattare la domanda d’attualità a porte chiuse. Dello stesso avviso la minoranza che ha deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta. Sono rimasti i soli consiglieri della maggioranza che, però, non avrebbero potuto continuare a discutere di questioni poste all’attenzione dell’assemblea dall’opposizione”.

“Stigmatizzo il comportamento del consigliere Sorbo – ha dichiarato il Presidente Mazzuto – che ha dimostrato di fare vuota demagogia, mettendo in discussione un Regolamento che, non abbiamo certo fatto noi, ma che va rispettato. Procedere a porte chiuse in primis tutelava il Consiglio perché sulla questione, su cui Sorbo si auspicava di poter fare politica a modo suo, è in corso un iter giudiziario penale. Condanno pure il comportamento di tutti i consiglieri di minoranza che hanno abbandonato l’aula, sebbene avessero loro stessi chiesto la convocazione del Consiglio, evidenziando così ancora una volta il totale disinteresse che hanno rispetto all’attività amministrativa dell’Ente, appellandosi alla loro assurda maniera di fare politica, fondata esclusivamente sulla polemica inutile, sul contraddittorio ad ogni costo, sugli attacchi che spesso vanno ben oltre la corretta dialettica politica. Così la politica si svuota di contenuti e i cittadini se ne allontanano sempre di più”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.