Il 20 luglio sono stati pubblicati i risultati della mobilità del personale Ata dal ministero dell’Istruzione per calcolare le disponibilità per le prossime immissioni in ruolo, distinti per profilo e provincia.
In Molise, i posti per il direttore dei servizi generali e amministrativi sono 3, 2 per Campobasso e 1 per Isernia. Per quanto riguarda il ruolo di assistente amministrativo i 32 posti si dividono in 18 a Campobasso e 14 a Isernia, l’assistente tecnico ne prevede 12, 7 a Campobasso e 5 a Isernia. Il ruolo di collaboratore scolastico ha a disposizione 50 posti, 39 a Campobasso e 11 a Isernia. L’addetto all’azienda agraria prevede solo un posto a Campobasso così come il guardarobiere, il cuoco e l’infermiere. Un totale di 101 posti (70 Campobasso e 31 Isernia).
A livello nazionale, a fronte di 16.949 posti liberi sono state richieste solo 10mila assunzioni a tempo indeterminato (circa il 60%). In Molise, i posti liberi dopo le operazioni di mobilità sono 101, per cui laddove si applicasse la stessa percentuale per le immissioni in ruolo, sarebbe possibile effettuare solo 60 nomine a tempo indeterminato per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole regionali.
«Si tratterebbe comunque di un numero di assunzioni insufficiente – commenta la Flc Cgil -, che non compenserebbe nemmeno i pensionamenti disposti a partire dall’ anno scolastico 2018/2019.
In ogni caso, non basteranno per garantire la funzionalità delle scuole: la vigilanza degli alunni, l’assistenza ai disabili, la pulizia dei locali, i servizi rivolti all’utenza, le mille incombenze amministrative da cui sono gravate le scuole rischiano di non essere garantite. Più volte abbiamo denunciato il drastico calo dell’organico di diritto del personale Ata nella nostra Regione: in dieci anni si sono persi perso 494 unità di personale tra tutti i profili.
A fronte di tali numeri e considerata la situazione ed il fabbisogno delle Istituzioni scolastiche della nostra regione, ribadiamo la richiesta di rivedere i criteri decisi a livello nazionale con cui si determinano le dotazioni organiche, sostanzialmente fermi al parametro numerico degli alunni, senza tener presente l’odierna complessità della scuola le caratteristiche e la specificità del nostro territorio».