Il 4 giugno la Consulta ha approvato la proposta per il calendario venatorio, che poi la Regione ha inviato all’Ispra per il parere. Alcune indicazioni espresse dall’istituto sono state accolte dalla struttura e la stesura definitiva del calendario ha avuto il parere favorevole dalla giunta di Palazzo Vitale il 23 luglio scorso.
Ora il provvedimento è al vaglio del Consiglio regionale che pure è chiamato a esprimersi attraverso la Commissione competente per materia.
L’annata venatoria ha inizio il 16 settembre 2018 e termina il 10 febbraio 2019. Nelle Zone di protezione speciale non può cominciare prima del 1 ottobre, con l’eccezione della caccia ai cinghiali e a gennaio è consentita solo nei giorni di mercoledì e domenica.
I cacciatori non residenti in Molise possono esercitare la caccia dal 1 ottobre al 31 dicembre 2018 e solo nelle giornate coincidenti con quelle stabilite dalla Regione di residenza (la limitazione temporale però non si applica se l’attività è svolta nelle aziende agri-turistico venatorie e faunistico venatorie).
Per quanto riguarda i cinghiali, il prelievo è previsto dal 14 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019. Tra le altre specie, la caccia al fagiano è consentita dal 16 settembre al 29 novembre; quella alla quaglia in pre-apertura dall’alba alle 14 dei giorni 12,13 e 15 settembre e poi dal 16 settembre al 31 ottobre; la caccia alla lepre dal 16 settembre al 17 dicembre 2018 e nei comuni di Pozzilli, Filignano, Jelsi, Campochiaro e San Giuliano del Sannio dal 15 ottobre al 29 novembre; la caccia alla volpe dal 16 settembre 2018 al 31 gennaio 2019 e dal 1 novembre al 30 dicembre 2018 nell’area contigua del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (secondo le indicazioni del regolamento).
La caccia può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto per tre giorni a settimana a scelta del cacciatore. Martedì e venerdì’, però, sono considerati giorni di ‘silenzio venatorio’.