L’AgCom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) e Unioncamere (Unione Italiana delle Camere di Commercio) hanno firmato un protocollo d’intesa in materia di telecomunicazioni, promuovendo così la soluzione delle controversie anche presso gli organismi di mediazione camerale. In materie di subfornitura e telefonia, infatti, è diventato obbligatorio provare a risolvere la controversia prima con la procedura di mediazione e solo nel caso in cui le parti non raggiungano un accordo, avviare il processo dinnanzi al giudice. Grazie a questo accordo, il verbale di conciliazione tra le parti avrà valore di titolo esecutivo e non sarà dunque necessaria l’omologazione da parte del tribunale. Uno degli obiettivi del protocollo d’intesa, tra l’Autorità ed Unioncamere, è quello di garantire uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale. Ma si registrano vantaggi anche sotto il profilo economico; l’accordo, infatti, permette agli operatori che partecipano alla procedura conciliativa di concordare con la Camera di Commercio il pagamento trimestrale o quadrimestrale delle spese di avvio e delle spese di mediazione dovute per il servizio.

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