Turismo e cultura: in Molise tira un’aria diversa, nuova. Entusiasmante rispetto al quinquennio appena trascorso. Un deciso cambio di passo in un settore strategico per la nostra regione.
Il dato emerge dall’attività e dal fermento di queste ultime settimane. L’assessore Vincenzo Cotugno ha messo sin dall’insediamento un punto fermo e dato un’impronta definita in ogni dettaglio nei settori che fanno riferimento alle deleghe a lui assegnate.
Oltre un milione di euro sbloccati e liquidati, altri 500mila euro saranno “liberati” entro il 15 settembre; un cartellone unico degli eventi fino al 31 dicembre, il progetto “Turismo è Cultura” che vale più si 600miala euro: 37 eventi realizzati su tutto il territorio regionale cofinanziati dall’assessorato di Cotugno e sette manifestazioni organizzate in house dalla struttura del Turismo. Azioni importanti per valorizzare le manifestazioni “storicizzate” della regione e per promuovere il Molise con eventi di respiro nazionale. Un’ampia azione di marketing territoriale in attesa degli Stati Generali di fine ottobre e del varo del Piano strategico per il Turismo che caratterizzerà l’intera legislatura.
Intanto il Molise e Cotugno hanno già conquistato stampa nazionale.
Assessore Cotugno, in poco più di due mesi un cambio di passo nei settori del Turismo e della Cultura. Azioni importanti a sostegno degli operatori del settore e per le manifestazioni di maggior richiamo turistico della regione. È questa la strada giusta?
«Intanto mi piace ricordare e sottolineare quanto accaduto in quest’ultima settimana: tre importanti vetrine sulla stampa nazionale che ci riempiono di orgoglio. Lino Zani, nel corso della trasmissione Unomattina, ha avuto modo di ammirare e apprezzare da vicino la bellezza delle nostre montagne, una ribalta eccezionale per Campitello Matese, località definita dallo stesso una montagna che sarebbe piaciuta a Papa Wojtyla. L’opuscolo uscito con La Stampa, curato da Osvaldo Bevilacqua, sulle bellezze del nostro Paese, vede un bellissimo capitolo dedicato al Molise. Infine, il Corriere della Sera ha dedicato un articolo alla manifestazione di Castel del Giudice sugli artisti di strada. Un argomento, questo, che mi sta particolarmente a cuore e che nella precedente legislatura mi ha visto presentare un’apposita proposta di legge a tutela di questo genere di manifestazioni e che riproporrò a breve all’attenzione della giunta regionale. Attirare l’attenzione dei media nazionali è importante per l’immagine della nostra regione, ma siamo solo all’inizio. Come ripeto da diverso tempo: il Molise non va raccontato ma vissuto direttamente! Per questi motivi, giornalisti illustri come Zani, Bevilacqua e altri delle riviste specializzate devono venire in Molise per vedere e vivere l’unicità della nostra terra affinché loro stessi siano in grado di promuovere il nostro territorio a livello nazionale ed oltre».
Assessore, i dati Svimez parlano di una regione non al passo delle altre in termini di crescita. Più indicatori nazionali vedono proprio nel turismo uno dei settori più incisivi per la ripresa del Pil.
«Il turismo e la cultura sono settori strategici per la crescita economica e sociale di ogni regione. Non ho mai pensato fossero settori di serie “b” finalizzati solo a se stessi. Ho trovato un mondo alquanto “vivace” che mi sprona ad affermare che in Molise ci sono professionalità e competenze per vincere le sfide future. Per questi motivi, di concerto con il presidente Toma, abbiamo in mente di mettere in piedi un Piano strategico sul territorio molisano affinché il turismo e la cultura diventino un volano importante per l’identità e l’economia del Molise. Un Piano che vogliamo condividere con il territorio attraverso gli Stati Generali che si terranno in autunno, affinché ci si incammini, tutti, su una strada che noi riteniamo vincente e a cui daremo il massimo valore attraverso importanti investimenti. Un vero e proprio cambio di passo rispetto al passato che ci vedrà impegnati per mostrare con orgoglio a tutto il mondo le eccellenze “Made in Molise”! Dobbiamo uscire dalle vecchie logiche, sottovalutando le nostre potenzialità. Lo dico con certezza: abbiamo le qualità e le risorse per colmare il gap con le altre regioni e promuovere le nostre eccellenze oltre i confini. Per fare questo dobbiamo dare un’identità definita al Molise E su questo stiamo già lavorando con il presidente Toma».
Chi conosce la sua storia sa che ama improntare l’attività su tre direttrici: ascolto, condivisione e azione. Sarà cosi anche adesso?
«Vede, sono da due mesi alla guida di importanti settori quali il Turismo, la Cultura, le Attività produttive e lo Sviluppo economico. Settimane nelle quali ho ascoltato centinaia di persone, decine e decine di operatori del settore, lavorando sodo per decine di ore la giorno per tutta la settimana. Da molti sono rimasto “impressionato” positivamente sulle capacità progettuali, il che mi rende fiducioso per i passi che andremo a compiere nel futuro. Gli stessi Stati Generali sono stati concepiti per condividere con il territorio le azioni da mettere in campo. Ma poi bisogna agire velocemente, il Molise non può più perdere tempo rispetto al sistema Paese. Abbiamo la necessità di tracciare una strada chiara e definita per l’intera legislatura. Far crescere il Molise passa attraverso un “gioco di squadra” tra istituzioni regionali, amministrazioni comunali, operatori del settore e territorio. Solo insieme potremo raggiungere un traguardo ambizioso. E io sono fiducioso per l’immediato futuro. Molto fiducioso».
N.P.
Sono Pienamente d’accordo con quanto dichiarato recentemente da Tecla Boccardo, la regione non può vivere di solo turismo (anche se è una voce che va sicuramente valutata ed è un asset fondamentale).
Oltre che su turismo, ambiente e agricoltura il Molise deve porre in essere anche una strategia per attirare industrie (nei poli già esistenti) …. i servizi poi verranno da soli.