È stato il presidente della Regione Molise Donato Toma ad aprire la prima condotta che consente l’afflusso dell’acqua pompata dal Molisano Centrale nel depuratore di Molise Acque a Termoli. Una giornata storica, così l’hanno definita i presenti dopo tanti anni di attesa. Un momento molto atteso dopo i proclami degli ultimi anni e la situazione in cui si trova l’invaso del Liscione. Tempi tecnici permettendo e verifiche del caso ultimate, dal prossimo mese di novembre l’acqua del Matese e dell’acquedotto Molisano Centrale arriverà nelle case dei termolesi ed a seguire a Petacciato ed in tutti gli altri centri del basso Molise. Anche in questi centri, facendo gli scongiuri, si potrà bere l’acqua che uscirà dai rubinetti. Ci sarà ancora un po’ da attendere ma ormai il grosso è fatto. I comuni a breve dovranno dotarsi di allacciamenti per i punti di consegna della sostanza idrica. Presenti quasi tutti i primi cittadini della zona, i vertici di Molise Acque e del Molisano Centrale, il presidente Donato Toma e l’assessore Vincenzo Niro. «La struttura commisariale – ha detto il vice commissario dell’acquedotto Molise Centrale – ha realizzato l’opera che viene consegnata a Molise Acque. L’Acqua arriva dalla sorgente del Rio Freddo, è un percorso importante. I comuni dovranno procedere con gli allacciamenti e noi con altri controlli per l’adeguamento della struttura. È un momento di svolta, le acque sorgive del Matese arrivano fino alla costa molisana». Ad oggi sono stati completati 137 chilometri di condotta e ne restano solamente diciotto. L’acqua arriverà in undici comuni della zona ed avrà tre centrali di sollevamento, una centralina di energia e tre interconnessioni con schemi idrici esistenti. L’opera che ha avuto un costo di poco superiore a 88 milioni di euro, è stata realizzata dal commissario straordinario Donato Ciarleo ed ha richiesto un impegno tecnico ed amministrativo non indifferente per superare eventi naturali quali frane, alluvioni ed eventi sismici. L’Acquedotto Molisano Centrale viene considerato una delle più grandi opere mai realizzate in regione e seconda solamente all’invaso del liscione per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico. «Penso – ha detto l’assessore regionale Vincenzo Niro – che sia un evento storico per la regione Molise. Rientra tra le grandi opere realizzate per il sistema idrico dopo quella del Liscione. È partita nel 2006 con tutte le vicissitudini che si sono susseguite. Dopo dodici anni ci accingiamo ad aprire il punto massimo che riguarda Termoli. Oggi concretizziamo quello che è stato il tentativo del 2014 ma alcune frane hanno impedito di terminare l’opera. Oggi invece è un evento che segna la storia della regione ma soprattutto del basso Molise e dei suoi comuni». La Regione per il futuro sorveglierà affinché avvenga una giusta manutenzione degli impianti e che le popolazioni del basso Molise non patiscano nessuna problematica collegata all’approvvigionamento dell’acqua. «È una giornata storica – ha concluso il presidente della regione Donato Toma – per tutti i molisani perché qui in agro di Termoli l’acquedotto Molisano porta l’acqua al basso Molise. La condotta che si snoda per oltre cento chilometri e l’opera portata avanti dalla Regione Molise servirà i territori con l’acqua di Bojano».

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