Solidarietà e vicinanza alle tante persone terremotate da parte della Cgil che però coglie l’occasione per rimettere al centro del dibattito, soprattutto dopo la chiusura della Bifernina, ancora una volta il tema della mobilità, delle infrastrutture e delle loro criticità. Frane, smottamenti e ora anche il sisma hanno messo in evidenza – scrivono in una nota congiunta Sandro Del Fattore e Franco Rolandi, rispettivamente segretario generale Cgil Molise e responsabile Filt – «una mancata programmazione e gestione di un piano strategico regionale della mobilità e della viabilità che, uniti ad uno scarso investimento sulle arterie cosiddette “secondarie”, rischiano di dividere in due una Regione, di isolare ancor di più le arre interne e i piccoli Comuni, oltre che minare alla radice le basi di un possibile rilancio. Se a tutto questo si aggiunge la decisione irrazionale di sospendere (o chiudere definitivamente?) l’esercizio ferroviario sulla linea Termoli-Campobasso, il cui collegamento viene oggi assicurato unicamente da bus sostitutivi (chiaramente assoggettati alle stesse problematiche e agli stessi vincoli che caratterizzano tutti i mezzi che percorrono la “Bifernina”), possiamo sicuramente dire che servono urgentissimi interventi per assicurare un minimo di certezze sul tema».
Va bene l’accordo con Rfi per elettrificare la rete ferroviaria che va da Roccaravindola a Matrice, ma per la Cgil ora occorre programmare ulteriori interventi che riattivino il collegamento ferroviario verso Termoli. «Abbiamo più volte dimostrato – denuncia il sindacato – che spesso non si tratta di mancanza di fondi, ma di scelte politiche sul linee strategiche, noi riteniamo ad esempio che sia più utile completare le tante opere incompiute e la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti, che continuare a immaginare progetti che molto spesso si fermano allo studio di fattibilità».
Mi dispiace che chi scrive non sa che gli autobus sostitutivi delle ferrovie transitano sulla Statale 87. Da quando non transitano più i treni, gli autobus fanno lo stesso percorso del treno passando obbligatoriamente per le stazioni che si trovano, quasi tutte, proprio lungo il percorso della statale 87. Quindi la chiusura della Bifernina non riguarda il percorso dei bus sostitutivi. Sarebbe invece oppurtuno rettificare la SS87 da Campobasso a Campolieto, prima di tutto, proprio per avere un’alternativa alla bifernina. E sarebbe stato opportuno puntare, ai tempi, alla circumlecuale del lago di Occhito. Con qualche minuto in più si sarebbe potuto raggiungere Termoli da Campobasso. Infine, solo per chiudere, si rende urgente raddoppiare qualche tratto della Bifernina, a cominciare proprio dal tratto interessato dai viadotti sul lago.