La riunione di stamattina in Prefettura è decisiva. Sarà il tavolo interistituzionale che sta coordinando soccorsi e interventi nelle zone colpite dal sisma a definire quando e come riaprire il tratto di Bifernina interdetto al transito dal 17 agosto.
In pratica, i 15 chilometri – dal 47,600 al 63,400 – che sovrastano la diga del Liscione.
La deviazione, da Casacalenda e da Termoli, è sulla statale 87: curve, avvallamenti, strettoie e transito all’interno dei paesi. Non sono mancati in questi pur pochi giorni incidenti che hanno fermato il traffico veicolare per qualche ora. Non sono, quindi, mancati i disagi.
La prima parte delle verifiche sui viadotti e sull’arteria in generale è ormai agli sgoccioli, ha fatto sapere ieri l’Anas. Il cui obiettivo resta di ripristinare la viabilità in piena sicurezza il prima possibile.
Chiusa in via precauzionale dopo le scosse di terremoto del 16 agosto, l’infrastruttura è stata ispezionata dall’azienda quasi nella sua totalità, in particolare le opere d’arte. Sono stati eseguiti anche rilievi di dettaglio, con strumentazioni specialistiche come la piattaforma ‘by bridge’ che permette di verificare lo stato di salute dei piloni dal basso.
Ultimati i rilievi, l’Anas ha elaborato e confrontato i dati già raccolti.
Mercoledì, inoltre, la società ha avviato i lavori di ripristino della pavimentazione in corrispondenza del viadotto Valle Cupa I, al chilometro 54,400, che sono proseguiti ieri anche con il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale lungo l’intera tratta, allo scopo di ripristinare i danni (tra i quali crepe ed avvallamenti) causati sul piano viabile dal terremoto. Attività, queste, propedeutiche alla riapertura della tratta stradale.
Stamane, dunque, la riunione al Palazzo del Governo di Campobasso durante la quale Anas illustrerà a Prefettura, Regione, enti locali e forze dell’ordine gli esiti delle verifiche condotte per «condividere – sottolinea l’Anas – le modalità di riapertura della tratta di SS 647».
Infine, l’azienda assicura che «anche a seguito della messa in esercizio della tratta stradale, proseguiranno le verifiche (che comunque non attengono alla stabilità delle opere d’arte) e la consueta sorveglianza della infrastruttura, maggiormente attenzionata dopo gli eventi sismici».
Al tempo stesso, Anas – su disposizione del centro coordinamento soccorsi – per agevolare la viabilità di Guardialfiera sta effettuando un intervento sulla strada provinciale 73/b (la ex Bifernina): sfalcio d’erba e allargamento della sede stradale. L’intervento in supporto alla Provincia e al Comune che hanno eseguito opere di pavimentazione e altri interventi finalizzati ad una migliore fruibilità di questa ulteriore viabilità.