Ai tempi della casta, imperava la polemica sulle spese che i parlamentari non sostengono: tutto pagato, anche il viaggio a Roma. Oggi che la pancia del Paese è più presa dal tema migranti, questa polemica è finita in soffitta. E comunque in Molise sarebbe sempre una derivata: perché anche i deputati e i senatori, prima del rimborso del viaggio o della diaria che lo copre, devono preoccuparsi del fatto che il treno parta.
Onorevole disavventura quella che ieri mattina ha vissuto Antonio Federico. Di ritorno a Roma dopo la pausa estiva, ha pensato di partire col treno delle 8.35 da Campobasso. Nulla da fare, dieci minuti dopo era ancora in stazione. «Alle 8.45 lo speaker ha annunciato che “il treno Campobasso-Roma Termini delle ore 8.35 partirà con un ritardo indefinito per sostituzione mezzo”. In pratica il treno è uscito dal garage ed in fase di manovra ha avuto un qualche malfunzionamento che ne ha compromesso la utilizzabilità», ha scritto poco dopo in un post su Facebook. Specificando pure: «In sei mesi di treni sulla tratta Campobasso-Roma ne ho viste tante».
Federico si è arreso, ha raggiunto il terminal e preso un autobus per raggiungere la Capitale. Dove il regionale 2359 è arrivato con 55 minuti di ritardo (la partenza effettiva, si legge su viaggiatreno.it, alle 9.09). Pensare che se fosse stato più mattiniero e avesse preso il primo convoglio per Roma (6.53 da Campobasso), Federico avrebbe provato il brivido di arrivare a destinazione addirittura in anticipo (di 3 minuti!).
«Quando due anni fa la giunta regionale sottoscrisse il contratto di servizio con Trenitalia contestammo fortemente le scelte fatte e l’acquisto di convogli per niente adatti ad effettuare una tratta lunga e complessa come quella che unisce il Molise alla Capitale. Scriverò una lettera ai vertici di Trenitalia – ha annunciato Federico su Fb – per avere un incontro ed avviare la ridiscussione dei termini di un servizio che non è accettabile».

Un Commento

  1. Michele Rocco scrive:

    I nostri precedenti rappresentanti politici non viaggiavano da anni sui treni regionali per Roma, e probabolmente, visti i lauti compensi, nemmeno i loro parenti prossimi ci viaggiavano. E questo disagio della gente comune non era percepibile o non si voleva percepire. E così una linea importante per il Molise ha perso via via di efficienza per diventare una delle peggiori d’Italia. Spero veramente che l’onorevole Federico faccia sentire la sua autorevole voce verso Trenitalia e RFI. Che questi tipi di treno Minuetto e similari, ad uso pendolari, non erano adeguati per chi normalmente deve compie un viaggio di 3 ore, lo evidenziai, da semplice utilizzatore, ai giornali locali, da quando salii per la prima volta sul Minuetto, appunto. Cerchiamo inoltre di ridurre i tempi di percorrenza con una seria azione di rettifica dei vecchi tracciati.

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