Sono le alghe a causare i problemi di approvvigionamento idrici che si stanno registrando ormai dallo scorso venerdì nei comuni serviti dall’impianto di potabilizzazione del Liscione. Stando alle notizie diffuse da Molise Acque infatti da circa 20 giorni si riscontra una elevata e sproporzionata fioritura algale all’interno dell’invaso del Liscione, in prossimità degli impianti di depurazione. Questa grande concentrazione di vegetazione, maggiore rispetto alla norma, riscontrata anche dall’Arpa Molise, produce un notevole intasamento dei filtri a sabbia e carbone attivo dell’impianto di potabilizzazione che costringe i tecnici ad utilizzare l’acqua destinata ai Comuni per i lavaggi ed i contro lavaggi dei filtri stessi, con un conseguente abbassamento della fornitura.
L’associazione degli Ecologisti Democratici del Molise ha già chiesto alle competenti Autorità di “individuare soluzioni rapide ed efficaci al fine di ridurre i disagi che stanno subendo i cittadini del Basso Molise, verificare le ragioni che hanno determinato l’eccessiva proliferazione delle stesse alghe, in prossimità degli impianti di depurazione, allo scopo di tutelare, innanzitutto, la salute dei cittadini, effettuando i necessari controlli per valutare la potabilità dell’acqua”. “L’associazione degli Eco.Dem – si legge in una nota – ricorda con preoccupazione il fenomeno delle alghe rosse che si perpetua da anni nella Diga di Occhito, e la vicenda dell’illecito smaltimento di rifiuti nelle aree del Basso Molise e nei corsi d’acqua che si riversano nella Diga del Liscione che in passato hanno destato allarme tra la popolazione. Su tali episodi e sulla mancata erogazione dell’acqua potabile a poco meno di centomila residenti del Basso Molise è in corso un’inchiesta presso la Procura della Repubblica di Larino che accerterà i fatti e perseguirà eventuali responsabili. Ciò che và evitato in casi di rischi ambientali e sanitari per i cittadini è l’assenza di controlli da parte delle competenti Autorità e men che meno lo scarico delle responsabilità tra diversi Assessori Regionali assolutamente inopportuno e poco gradevole al cospetto dell’opinione pubblica”.