Nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio a Roma, ospitato ancora una volta dalla sede capitolina della Cisl, l’amministratore delegato dello Zuccherificio del Molise Alberto Alfieri ha accolto la richiesta delle organizzazioni sindacali agroalimentari, facendo parzialmente retromarcia rispetto al programma di sacrificare subito un terzo della forza lavoro nel passaggio alla cosiddetta Newco. “Si chiude per il momento una brutta situazione”, il commento delle parti sociali. Allo stato attuale – secondo quanto emerso nel summit di ieri con le delegazioni nazionali, regionali e la rsu di stabilimento – tutti e 103 i dipendenti fissi dell’azienda bieticolo-saccarifera termolese saranno trasferiti nella compagine che prenderà corpo entro il prossimo 5 luglio, data limite per l’inizio della nuova stagione industriale. A dirimere la questione e indirizzare il destino delle maestranze sarà l’esito del concordato preventivo, la cui sentenza della sezione concorsuale del tribunale di Larino sarebbe attesa entro la fine dell’anno. Solo allora si potrà discutere di eventuali esuberi, ma da determinare con criteri logici e non acriticamente. Infine, salta la vecchia proposta sulla divisione dei rami d’azienda.

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