Sono 25 anni che la tradizione viene portata avanti: il pellegrinaggio a cavallo di quattro giorni dei “Cavalieri del Tratturo”. Domenica 2 settembre i cavalieri sono arrivati a San Giovanni Rotondo in groppa ai loro cavalli, guidati dal presidente dell’associazione Bonifacio Di Iusto. Ad aprire il corteo, la statua di San Pio che i pellegrini hanno portato su un apposito carro lungo tutto il tratturo dal Molise al Gargano patria del santo di Pietrelcina.
«Un’iniziativa unica in Italia – spiega Bonifacio di Iusto, che ormai da un quarto di secolo porta avanti questa tradizione, animando il gruppo di cavalieri che sempre più numerosi vi partecipano -. Una tradizione che continua a emozionarci, oggi come 25 anni fa e ci spinge a continuare per gli anni a venire».
Un pellegrinaggio singolare questo che concilia il sacro e il profano: la statua del santo e la riscoperta e valorizzazione dei tratturi e della transumanza, di recente candidata a patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco.
La Coldiretti Molise sostiene appieno questa iniziativa poiché è un «formidabile volano di sviluppo turistico del territorio molisano, ancora incontaminato e integro nelle sue ricchezze socio-culturali e enogastronomiche», sottolinea l’associazione.
All’arrivo dei cavalieri a San Giovanni Rotondo erano presenti i dirigenti di Coldiretti Molise e alcuni soci allevatori che hanno assistito alla benedizione dei partecipanti e alla Messa nel Santuario.
«L’auspicio adesso – ha dichiarato il direttore regionale della Coldiretti Molise Aniello Ascolese – è che questa bellissima tradizione portata avanti dai “Cavalieri del Tratturo” possa proseguire con un sempre maggiore entusiasmo, facendo da volano anche ad altre iniziative che valorizzando le nostre bellezze naturali e ambientali facciano riscoprire anche le nostre tante eccellenze enogastronomiche».