Il Nas nelle scuole. Non c’entrano le mense, né la tenuta di cibi. I militari del nucleo specializzato in sanità stanno verificando la veridicità delle autocertificazioni sui vaccini consegnate dai genitori che hanno iscritto i figli a gennaio. L’obiettivo è capire se poi le vaccinazioni sono state eseguite o no.
Ieri il primo blitz, i controlli avrebbero riguardato alcune scuole di Isernia. Anche oggi e nei prossimi giorni i carabinieri proseguiranno le attività che interesseranno i plessi più grandi e importanti della regione. Si tratta di ispezioni a campione, almeno una decina però i plessi che saranno visitati dal Nas.
Gli uomini guidati dal luogotenente Di Vito confronteranno poi i riscontri con i dati in mano all’Asrem. Finora, dalle prime indiscrezioni, non sarebbero emerse irregolarità. Ma per capire la situazione bisognerà attendere la fine delle attività di ispezione che sono state decise a livello nazionale, quindi evidentemente coordinate dal ministero della Salute.
Il tutto, a pochissimi giorni dal ritorno in aula di bambini e ragazzi. In Molise, secondo i dati dell’Ufficio scolastico regionale, saranno 5.416 i bimbi iscritti alle scuole dell’infanzia, 11.228 quelli delle primarie. I numeri definitivi delle secondarie di primo grado (le ‘vecchie’ medie) non sono ancora disponibili ma – ricordano dall’Usr a cui Primo Piano ha chiesto il quadro – l’anno scorso a frequentarle furono circa 7mila ragazzi su un totale di iscritti (2017-2018) di 38.895.
L’obbligo vaccinale introdotto dalla legge Lorenzin riguarda le scuole dell’obbligo appunto, quindi vale fino a 16 anni. La norma è al centro di polemiche e modifiche in corso dopo il cambio di governo a Palazzo Chigi. Il Milleproroghe voluto dall’esecutivo 5S-Lega fa slittare di un anno l’obbligo di vaccino per l’iscrizione ai nidi e alle scuole dell’infanzia, ma non è stato ancora approvato in via definitiva. A ‘disciplinare’ il tutto, quindi, ora c’è una circolare di luglio dei ministri Bussetti e Grillo ma la sua applicazione è messa in discussione.
Ieri in audizione alla Camera il presidente dell’Associazione presidi Antonello Giannelli ha chiesto di ritirare «l’emendamento (al Milleproroghe, ndr) che rinvia l’applicazione dell’esclusione della frequenza per i bambini non vaccinati va ritirato. Se passa, abbiamo per questo anno scolastico un rischio di insicurezza per la salute. Ci sono 10mila bambini che non possono vaccinarsi per varie ragioni. Assegnare questi bambini a classi particolari è una forma di segregazione che ripugna».
Intanto a Bologna 90 bambini sono stati sospesi dalla scuola materna e altri 46 non potranno frequentare il nido dalla prossima settimana perché non in regola col certificato vaccinale prescritto dalla legge Lorenzin. A prendere questa decisione, che «rispetta la legge», è stata Marilena Pillati, assessore a Scuola e formazione e vicesindaca di Bologna.
r.i.

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