Nessun documento irregolare o falso. È una parte, la più significativa perché le ispezioni erano mirate proprio a questo tipo di verifica, dell’esito dei controlli del Nas negli istituti più grandi della regione sulle autocertificazioni e i libretti portati dai genitori ai dirigenti scolastici per le iscrizioni dei figli.
A Isernia, Campobasso e Termoli il monitoraggio che i carabinieri del nucleo specializzato stanno portando avanti in tutta Italia. Gli uomini del comandante Mario Di Vito hanno passato al setaccio i documenti e verificato la rispondenza al vero dei certificati presentati in seguito alle autodichiarazioni sulle vaccinazioni.
È emerso però anche un altro dato. Un caso in cui i genitori di un minore non hanno immunizzato il figlio e hanno dichiarato alla scuola che non intendono farlo. Il dirigente, perciò, ha scritto all’ufficio di Igiene pubblica dell’Asrem per capire cosa fare.
L’ennesimo cambio di rotta a livello nazionale non aiuta. Mercoledì l’emendamento al Milleproroghe che cancella il rinvio di un anno dell’obbligo vaccinale per i bambini da zero a sei anni: quindi, in classe si entra se vaccinati (i nidi possono rifiutare l’iscrizione, alle elementari scatta ‘solo’ una sanzione per le famiglie) e con il libretto che lo attesti. Ieri un’altra correzione: l’obbligo non si tocca ma le autocertificazioni sono valide fino a marzo.
I presidi, nel frattempo, come devono regolarsi? Quello riscontrati dai controlli del Nas non è l’unico caso di bambino non immunizzato che ha fatto l’iscrizione con l’autocertificazione: secondo fonti confermate dalle dichiarazioni del direttore dell’Usr Anna Paola Sabatini riportate dalla Tgr Molise ieri, ci sarebbero una trentina (poco meno) di casi in tutto il Molise. Casi in cui i genitori hanno dichiarato l’intenzione di non vaccinare i figli.
Il rischio, a sei giorni dall’avvio dell’anno scolastico, è il cortocircuito se da Roma non arriveranno indicazioni precise. La competenza sull’iscrizione e la frequenza scolastica, infatti, è dei presidi. Ma le autorità sanitarie non possono fare finta di nulla anche perché la tenuta dell’anagrafe vaccinale, in Molise informatizzata, è una loro competenza. Più di qualche dirigente si chiede: se in una classe ci sono bimbi non vaccinati e bimbi immunodepressi su chi ricadrebbe la responsabilità di danni alla salute di questi ultimi?

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