Si è tenuto martedì il tavolo regionale sul randagismo, convocato dall’assessore regionale alla Sanità e Politiche Sociali Filoteo Di Sandro, per discutere delle principali problematiche connesse al fenomeno e delle cause che sono quasi sempre da ricercare nell’inefficace azione di vigilanza e di controllo sul territorio, nell’incompleta iscrizione dei cani all’anagrafe canina e nel fenomeno dell’abbandonano. “Ho organizzato quest’incontro partendo dalla consapevolezza di dover affrontare un fenomeno dal duplice risvolto sociale” – ha commentato Di Sandro. “Se da un lato, infatti, siamo chiamati, come istituzioni, a garantire la sicurezza e l’incolumità dei nostri cittadini, tutelandoli dai branchi di cani randagi che si aggirano nelle nostre strade, dall’altro dobbiamo anche salvaguardare la tutela degli animali che sono, sempre più spesso, vittime di atteggiamenti errati dei proprietari. Alla luce di tali necessità si è deciso di organizzare, tra gli intervenuti, delle riunioni periodiche finalizzate all’elaborazione di un “Piano triennale per la prevenzione e il contrasto al randagismo”. Tale Piano sarà incentrato sulla sensibilizzazione degli amministratori locali e dei cittadini, sul potenziamento dell’anagrafe canina, sul controllo delle nascite (attraverso una campagna di strerilizzazione) e sulla realizzazione di micro canili comunali con l’obbiettivo di creare un punto di ricovero provvisorio per le degenze post operatorie e per la profilassi prima dell’adozione. Credo che le linee guida per individuare la via giusta siano state tracciate. Il Molise, per le sue dimensioni, ci consente di sperimentare una via d’uscita all’avanguardia – ha concluso Di Sandro – sono certo che si riuscirà a dare concretezza alle idee emerse nel corso della riunione per risolvere, finalmente, l’annosa questione del randagismo”.