Qualche giorno fa il procuratore di Campobasso Nicola D’Angelo ha lanciato un allarme: «In Molise, forse non c’è consapevolezza, è in atto una guerra. La droga, come la guerra, genera morte e distruzione: uccide chi ne fa uso, devasta le famiglie dei tossicodipendenti.
Vi chiedo di scendere in campo, vi propongo di arruolarvi per combattere insieme questa guerra».
La riflessione del procuratore D’Angelo deriva dai dati sconcertanti in Molise, infatti siamo ai vertici della classifica del Paese per consumo di cocaina e ai primi posti per quantità di stupefacenti sequestrati. Il Molise fa gola alle criminalità organizzate pugliesi, campane e calabresi che traggono i loro maggiori profitti dallo spaccio di droghe.
A Nicola D’Angelo fa seguito Giuditta Lembo, l’Autorità per i diritti e le pari opportunità della Regione Molise, che ha affermato: «Concordo con il procuratore D’Angelo sulla preoccupazione e la necessità di unire tutti le forze, ognuno in base alle proprie competenze, per combattere una guerra che, come afferma lo stesso procuratore, genera morte e distruzione e uccide chi ne fa uso, devasta le famiglie e la società. Condivido anche il fondamentale ruolo della stampa e della necessità di azioni congiunte interistituzionali, non solo per combattere l’uso e lo spaccio, ma anche per fare sentire le famiglie meno sole. Ritengo che sia altrettanto importare agire sul fronte della prevenzione e della informazione con progetti mirati atti a realizzare nelle scuole una maggiore consapevolezza e conoscenza delle conseguenze scaturenti dall’uso delle sostanze stupefacenti e delle conseguenze gravissime sulla salute.
Ritengo in qualità di istituzione posta a presidio della non discriminazione e pari opportunità nella programmazione regionale 2014-2020, che sia possibile trovare aiuto, relativamente a tale problema, anche nei fondi comunitari relativi alla programmazione regionale 2014-2020, poiché, nell’ambito dei cd. Principi orizzontali, figurano tra le categorie da tutelare e considerate svantaggiate e a rischio esclusione sociale anche i tossicodipendenti. Credo che sia importante – ha proseguito – quindi un’unione di forze attraverso un dialogo interistituzionale costante e la costituzione di una task force a regia regionale di cui facciano parte tutti gli stakeholder che a vario titolo sono chiamati a contrastare e prevenire questo dilagante fenomeno. La Regione Molise, inoltre, ha una Legge regionale, la 20/2011, che ha istituito la giornata regionale per la lotta alla droga quale momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica contro il consumo di sostanze illecite, stupefacenti, psicoattive e di ogni altra sostanza in grado di provocare dipendenza, nonché contro il traffico illecito di stupefacenti, e che all’articolo 1 prevede anche l’organizzazione di cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado finalizzate alla prevenzione, informazione e sensibilizzazione. Auspico – ha concluso Lembo – che con l’impegno di ognuno si possa salvaguardare la nostra piccola regione anche da fenomeni connessi allo spaccio quale il radicamento della criminalità organizzata».