«Interrompere una gravidanza equivale a fare fuori una persona». L’aborto, quindi, per il Papa è come «affittare un sicario».
Su Repubblica, lo sdegno del ginecologo campobassano Michele Mariano: unico non obiettore della regione e responsabile del reparto Ivg del Cardarelli. Di aborti ne fa 400 all’anno. «Io un sicario? Ma che offesa. Io sono un medico che applica una legge dello Stato. E allora chi sarebbe il mandante, lo Stato stesso? Sarei un assassino se le donne le lasciassi morire di aborto clandestino, come avveniva prima della 194», così il dottore nell’intervista di Maria Novella De Luca. Non si aspettava parole così dure dal Papa, «anche se il pensiero della Chiesa sull’aborto è chiaro da sempre. Ma usare il termine ‘sicario’ e ritenere quindi le donne che abortiscono delle ‘assassine’ è offensivo. Credete che le donne si divertano a sottoporsi a una interruzione di gravidanza? No, non quelle che arrivano da me». Al Papa vorrebbe dire di «non giudicare ma di avere compassione. Sa quante donne cattoliche arrivano nel mio reparto? Tante. Ed entrano in sala operatoria facendosi il segno della croce».
Siamo seri, in un momento storico in cui le donne sono praticamente ovunque ” sotto attacco” togliere loro anche la 194 è da una parte follia e dall’altra mancanza di umana e cristiana misericordia. Vogliamo dire a chi eventualmente fosse stata violentata nel corpo e nello spirito e questo può avvenire anche fra le pareti domestiche ( cronaca docet) se da ciò scaturisce una gravidanza – arrangiati sono fatti tuoi!-