Una provocazione bella e buona quella dell’amministratore delegato dell’Ittierre che suggerisce alla Regione di dirottare i soldi destinati alla realizzazione dell’autostrada Termoli San-Vittore alle imprese. La proposta va in scena all’interno della trasmissione di Teleregione Molise “Conto alla Rovescia”. Il tema è di quelli attuali, la crisi dell’economia e il suo riverbero in Molise. Antonio Bianchi cerca di chiarire agli spettatori la scottante questione dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione: troppo lunghi, tanto che gli imprenditori guardano all’esterno sempre più con favore. Alla domanda sulle necessità delle imprese in questo momento, Bianchi parte in quarta. “Avremmo bisogno che la situazione fosse più positiva, che si mettesse in atto un circolo virtuoso per cui la gente possa avere maggiori certezze per il futuro – dice l’amministratore delegato della Ittierre -. Questo richiederà tempi molto lunghi, però. Oggi le aziende come la Ittierre, che danno lavoro a più di 700 persone e che pagano (come avverrà nel 2012) 24 milioni di stipendio in un anno ai propri dipendenti, dovrebbero avere la vicinanza delle istituzioni in generale”.

Per Bianchi, però, all’appello manca la Regione: “In questo momento è abbastanza assente con mio grande rammarico perché in passato avevo ricevuto tante promesse e, adesso, nessuna risposta concreta. Non chiedo né favori né regali, ma la consapevolezza da parte della Regione che la Ittierre stia facendo di tutto per mantenere gli impegni occupazionali, anzi anche per superarli. Oggi lo stiamo facendo visto che abbiamo oltre 700 dipendenti, mentre avevamo preso un impegno per assumerne 570 entro il 31 dicembre 2011. Facciamo la nostra parte fino in fondo”. Cosa, che, secondo Bianchi, non sta facendo la Regione: “Dovrebbe essere più vicina attraverso finanziamenti a tassi agevolati, come si fa spesso, oppure attivando il settore creditizio, dando delle garanzie come avviene in molti casi. Noi abbiamo presentato – è un argomento importante – il ‘‘progetto sviluppo’ che è legato a una legge del ministero, abbiamo attivato una serie di ricerche a livello di formazione e di ammodernamento tecnologico. Potrebbe essere finanziato dal ministero dello Sviluppo perché siamo una grande impresa ma, non essendo una regione di convergenza, c’è bisogno che la Regione si attivi per dire che Ittierre ha le credenziali per poster avere questo finanziamento. Anche l’imprenditore fa la sua parte perché non si tratta di un vantaggio, ma di leggi dello Stato. La Regione – spiega ancora Bianchi – in questo potrebbe darci una mano, invece è assente. E ce ne dispiace”. A questo punto Bianchi sgancia la sua provocazione che ha l’effetto di una bomba: “Lancio un messaggio: oggi si parla di autostrada e di fondi Fas per 200 milioni che la Regione ha elargito. Questi 200 milioni servirebbero a dare fiato alle imprese in Molise che sono asfittiche e potrebbero servire per i giovani imprenditore che vogliano lanciarsi. Adesso la Regione Molise ha bisogno di tutto tranne che di autostrada”.

Bianchi avrà dimenticato dei 12 milioni di euro di garanzie che la Regione Molise ha prestato al momento dell’acquisizione dell’azienda. E poi la vicenda degli on the job. Questioni da rivedere. L’ad dell’azienda parla anche del futuro: “La Ittierre non solo garantisce gli impegni presi con il ministero dello Sviluppo economico, ma dà lavoro a 200 persone in più rispetto all’impegno di due anni fa. Stiamo facendo la nostra parte e la faremo fino in fondo, nonostante l’assenza delle istituzioni. Se avessimo l’appoggio non solo con parole ma in fatti concreti, potremmo dare occupazione a più persone, più lavoro ai confezionisti e all’indotto molisano: sarebbe un bel meccanismo positivo. Oggi, però, ci avvaliamo solo nelle nostre forze e così continueremo a fare perché non possiamo avvalerci del supporto di null’altro se non il nostro sacrificio”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.