Sono ancora tanti gli elementi su cui devono far luce gli inquirenti all’indomani dell’operazione Lungomare condotta dai Carabinieri. Un blitz – che ha smantellato un’organizzazione criminale dedita allo spaccio che dalla Puglia si era radicata sul territorio molisano – dai numeri allarmanti: 22 misure di custodia cautelare emesse dal gip Teresina Pepe su disposizione della Dda di Campobasso (tra cui 17 arresti), 39 persone iscritte nel registro degli indagati, 51 perquisizioni in una sola notte, 1400 cessioni di droga accertate e 4 appartamenti presi in affitto per smerciare cocaina ed eroina h24. In manette sono finiti soprattutto sanseveresi, ma nel fascicolo figurano anche diversi molisani. Ecco gli indagati finiti in carcere: DR; AD’A, AP, CDR, LC, EC, NC, DC, FMC, AD’A, SLI, LV, LV.
Per SMM, MC, EP sono stati invece disposti i domiciliari. Gli altri indagati sono stati raggiunti da provvedimenti di divieto di dimora in Molise: ACV, MDB, FAM e CP. Obbligo di presentazione giornaliera presso i Carabinieri a carico di IDF e MC.
Problema gravissimo, colpevolmente ed inspiegabilmente sottovalutato dai più. Tutti -dai genitori alle scuole alle associazioni culturali alle parrocchie alle società sportive- si rimettano ampiamente in discussione e cambino rotta se davvero vogliono costruire questi giovani come Persone e non come schiavi di sistemi distruttivi! Con umiltà e spirito di squadra si può.