Sessantuno milioni di euro non dichiarati che sono stati recuperati; 15 evasori totali scovati (con 56 milioni di euro che erano stati sottratti alla tassazione); 141 lavoratori in nero scoperti e 22 datori di lavoro denunciati. Sono i risultati dell’attività svolta dalla Guardia di Finanza nei primi cinque mesi di quest’anno. Risultati ripetuti stamane dal generale Fernando Verdolotti, in occasione della celebrazione del 238esimo anniversario della fondazione del Corpo. Ad essi si aggiungono le quattro persone denunciate per truffa aggravata per l’ottenimento di fondi pubblici per oltre 159 milioni di euro; l’accertamento di 160 milioni di danni erariali, segnalati alla Corte dei conti, ad opera di 32 persone; e la scoperta dei due falsi ciechi delle scorse settimane.

La cerimonia, alla quale hanno partecipato la maggior parte delle autorità locali, si è aperta con la resa degli onori ai caduti della Finanza e la deposizione di una corona di alloro davanti alla lapide dedicata alla memoria del finanziere molisano Antonio Zara. L’evasione fiscale è stato il tema su cui il generale Verdolotti ha voluto porre maggiormente l’attenzione. “Questa piaga è inaccettabile, anche perché si tratta di un fenomeno patologico che riverbera i suoi effetti negativi, in primis, sulla cultura della legalità, in quanto ogni contribuente deve sentirsi protagonista della società in cui vive”.

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