E’ stata protocollata oggi una diffida urgente sulla vertenza Solagrital – a firma dei consiglieri regionali Massimo Romano, Filippo Monaco e Felice Di Donato e indirizzata alla Regione (azionista di Solagrital tramite la società partecipata Gam srl), nonché ai sindacati e alle altre autorità di controllo – con la richiesta di bloccare la mobilità e stabilizzare gli avventizi che lavorano da anni in azienda. “La diffida – si legge in una nota – mette in evidenza le contraddizioni della procedura di mobilità per 76 lavoratori a tempo indeterminato preannunciata dall’azienda con quanto previsto nel piano di riorganizzazione aziendale”. Per Romano bisogna “revocare immediatamente la procedura di mobilità (e dunque di licenziamento) per circa 100 dipendenti a tempo indeterminato, che è stata preannunciato nei giorni scorsi; procedere alla stabilizzazione della manodopera a tempo determinato (avventizi) che lavorano strutturalmente in azienda anni e avviare le verifiche per la rimozione del management valutando anche le conseguenti azioni di responsabilità”.
“Da quattro anni – spiega il leader di Costruire Democrazia – la Solagrital ha collocato in Cigs 96 lavoratori a tempo indeterminato salvo poi del tutto contraddittoriamente assumerne circa 400 con contratti a tempo determinato di avventiziato. Ora addirittura la mobilità, preludio al licenziamento, nonostante si confermi il ricorso a manodopera avventizia anche per il futuro. E’ in atto, insomma, una forma di precarizzazione dei rapporti di lavoro che oltre ad essere probabilmente anomala è mortificante sotto il profilo della dignità dei lavoratori. E nel frattempo, mentre restiamo in attesa di avere notizie sulla percezione di premi di risultato stratosferici da parte del management, i lavoratori e gli operatori dell’indotto attendono ancora di percepire spettanze arretrate. Una situazione molto discutibile – conclude Romano – che merita di essere accertata nell’interesse del pubblico erario e dei diritti dei lavoratori e delle loro famiglie”.