Ci siamo, oggi scatta il Black Friday e la caccia allo sconto. Secondo l’Adoc il 30% dei consumatori è propenso a effettuare acquisti durante il weekend con un budget medio di circa 300 euro per gli acquisti. Una cifra ragguardevole per due motivi: il primo è che la maggioranza dei prodotti acquistati durante il Black Friday e il Cyber Monday (circa il 70%) sono prodotti hi-tech, con costi elevati; il secondo è che questi eventi accadono prima delle feste natalizie, quindi con disponibilità economiche maggiori. Ad ogni modo, farsi prendere la mano dalle giornate di extra sconti può essere deleterio, per il portafoglio in primis.
Anche e soprattutto durante le giornata con sconti consistenti è possibile incappare in raggiri.
Per questo l’Adoc ha predisposto, da diverso tempo, una guida con consigli e avvertenze sullo shop online. Ecco la guida.
Informativa precontrattuale: prima di essere vincolato da un contratto a distanza, il consumatore ha diritto a ricevere una dettagliata informativa precontrattuale, in maniera chiara e comprensibile.
Metodi di pagamento: è possibile effettuare acquisti online con vari metodi di pagamento. I metodi più sicuri sono le carte prepagate e il contrassegno, mentre sarebbe preferibile non utilizzare metodi che non permettono di essere bloccati o contestati, come i bonifici PayPal: società che offre servizi di pagamento online e permette di effettuare transazioni senza condividere i dati con il destinatario finale del pagamento. E’ sufficiente inserire il proprio indirizzo e-mail e l’importo da pagare ed autorizzare PayPal a prelevare l’importo dal proprio conto o carta di credito e ad accreditare le somme al venditore;
Carta di credito: il pagamento avviene con la comunicazione del nome del titolare, del numero della carta, del codice di sicurezza e della data di scadenza. In caso di smarrimento o furto è indispensabile bloccare immediatamente la carta.
Carta prepagata: funziona come la carta di credito ma con la differenza che l’importo caricato sulla carta è quello deciso a priori dal consumatore e non quello disponibile sul conto.
Bonifico: si può effettuare sia presso la banca che tramite online banking, verificando bene i dati del destinatario del bonifico
Contrassegno: è il metodo di pagamento più sicuro poiché permette il pagamento della merce al momento della consegna del bene presso il domicilio indicato dal destinatario
Verifica dati del venditore: verifica che sul sito siano presenti tutti i dati che permettono di identificare il venditore. È consigliabile farne una verifica preventiva. Ad esempio, è possibile cercare tutte le informazioni sul sito tramite il database WHOIS (www.whois.net, www.whois.sc, ecc).
Diritto di recesso: la recente normativa europea entrata in vigore lo scorso giugno ha aumentato a 14 giorni il termine per ripensare all’acquisto effettuato online e decidere di recedere dal contratto, attraverso una procedura più semplice grazie all’utilizzo del modulo tipo.
Il tempo utile per esercitare tale diritto decorre a partire dall’entrata in possesso del bene, nel caso dell’acquisto di un bene, e dalla sottoscrizione del contratto, nel caso dell’acquisto di un servizio.
Nel caso in cui il consumatore effettui un unico ordine per beni multipli, consegnati però separatamente, il termine dei 14 giorni per l’esercizio del diritto di recesso decorre dal momento in cui il consumatore entra in possesso fisico dell’ultimo bene; in caso di contratti per la consegna periodica di beni durante un determinato periodo di tempo, il termine decorre a partire dal giorno in cui il consumatore entra in possesso del primo bene.
Se prima della stipula del contratto, il professionista/venditore non ha fornito al consumatore le corrette informazioni circa la possibilità di recedere dal contratto, i termini e le procedure, il tempo utile per esercitare tale diritto passa dai 14 giorni iniziali a 12 mesi e 14 giorni.
Se il professionista/venditore fornice al consumatore le informazioni sul diritto di recesso entro dodici mesi dall’entrata in possesso del bene o dalla stipula del contratto, in caso di un servizio, allora il termine per esercitare il diritto di recesso scadrà 14 giorni dopo la ricezione di tale comunicazione.
E’ possibile esercitare il diritto di recesso anche se il consumatore ha danneggiato il bene acquistato. In tal caso però al consumatore non sarà riconosciuto l’importo complessivo della spesa sostenuta poiché sarà ritenuto responsabile della “diminuzione del valore del bene custodito non con la dovuta diligenza”. Si tratta di una novità molto interessante poiché permette ugualmente l’esercizio del recesso, cosa precedentemente preclusa in analoghe condizioni.
Protezione dati pagamento: verifica che il sito garantisca un’adeguata protezione dei dati al momento del pagamento. Al momento del pagamento il sito dovrebbe presentare un sistema di protezione della trasmissione dei dati SSL (socket secure lock). Lo si può riconoscere se sul sito è presente, di solito nella parte bassa dello schermo, un lucchetto chiuso. La presenza di un lucchetto aperto indica che il sito non è sicuro e la transazione non è adeguatamente protetta
Conserva la documentazione: conserva con cura copia degli ordini effettuati e di tutte le comunicazioni intercorse. Stampa sempre la pagina e/o la e-mail di conferma dell’acquisto.
Protezione dati personali: non fornire dati personali né indirizzi e numeri di telefono, se inutili ai fini dell’esecuzione del contratto. Se il venditore esige il conferimento di questi dati, non procedere all’acquisto
Verifica integrità del prodotto: è opportuno che, al momento della consegna della merce, il consumatore ne verifichi tempestivamente l’integrità.
Qualora il pacco appaia visibilmente danneggiato è opportuno che il consumatore rifiuti la consegna o lo accetti con riserva sulla bolla di consegna. Se non lo fa perde il diritto di sostituzione del bene o di risarcimento del danno da trasporto. Nel caso in cui i pacchi siano integri esternamente e quindi la merce sarà controllata in un secondo momento, è sempre opportuno accettare la merce con riserva e scrivere sulla bolla di consegna “accetta con riserva”.
In caso di truffa: il consumatore deve inoltrare reclamo al rivenditore e procedere poi con denuncia alla polizia postale; nel caso incappiate nell’acquisto di beni contraffatti, sarà opportuno procedere con una segnalazione alla Guardia di finanza competente in materia; è sempre opportuno segnalare la pratica commerciale scorretta all’Antitrust;
Condividi l’esperienza: in caso di disavventure, raccontate la vostra storia su blog e social network e scrivete alle riviste specializzate, così da evitare che possa accadere ad altri.