“I consiglieri di minoranza del comune di San Felice del Molise hanno deciso di rinunciare al gettone di presenza e di utilizzare la somma risparmiata per contribuire alle spese del trasporto extra-urbano degli studenti. Ad annunciarlo è Nicoletta Radatta, consigliera del gruppo San Felice per il Bene Comune, aggiungendo che “la rinuncia a percepire l’indennità è stata comunicata insieme all’altro consigliere Norberto Palmisciano durante la sessione del consiglio comunale che si è tenuta il 28 giugno e che tra i vari punti all’ordine del giorno prevedeva l’approvazione del bilancio di previsione, che purtroppo ha visto azzerate le spese per il settore sociale, ma ha visto aumentare l’indennità del sindaco di circa 200 euro”.
“Considerata la situazione di difficoltà economica che molte famiglie stanno vivendo sulla propria pelle – ha sottolineato la consigliera – ci sembra quanto meno inopportuno che il sindaco decida di aumentare l’indennità di carica. Non può pretendere di migliorare la sua situazione economica a spese dei contribuenti ignorando la situazione sempre più critica che stanno attraversando i lavoratori in cassa integrazione, quelli in mobilità, i disoccupati e le persone anziane titolari della pensione sociale minima”. La proposta che la capogruppo di minoranza ha avanzato è stata quella di utilizzare la cifra risparmiata dalla mancata riscossione del gettone di presenza per istituire un fondo di integrazione per le famiglie che, tra le altre spese, si trovano a dover affrontare anche quella del trasporto scolastico extra-urbano verso le città di Termoli o Vasto, dove si recano gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado. “A conti fatti se tutti e sei i consiglieri rinunciassero al gettone di presenza si andrebbero a risparmiare mediamente circa 400 euro l’anno che potrebbero essere assegnati alle famiglie tenendo conto della loro situazione reddituale e del numero di figli pendolari. Per questo motivo l’auspicio è che sull’esempio dei due consiglieri di minoranza anche il sindaco e la sua maggioranza decidano di non gravare ulteriormente sulle casse sempre più vuote dell’ente comunale dando un segnale concreto di vicinanza ai bisogni della cittadinanza”.