Il vescovo diocesano, mons. Gianfranco De Luca, ha comunicato stamane la nomina di nuovi parroci per alcune comunità parrocchiali. Si tratta in realtà di trasferimenti, che hanno coinvolto ben 9 sacerdoti della diocesi di Termoli-Larino. La novità più rilevante riguarda la nomina di don Silvio Piccoli a pastore della chiesa del Sacro Cuore di Termoli. Il prete, infatti, lascia la parrocchia di Sant’Antonio, dove celebrava messa da 34 anni. Al suo posto don Claudio D’Ascenzo, che lascia la Comunità Pastorale Montenero di Bisaccia, dove, invece, saranno destinati – don Elio Moretti, nelle vesti di parroco moderatore – don Stefano Chimisso e don Pio di Rosario – in quelle di coadiutori. A don Ulisse Marinucci, direttore della Caritas diocesana, sarà affidata la parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo di Termoli, mentre don Nicola Mattia andrà a celebrare nella chiesa di San Pietro di San Martino in Pensilis. A Campomarino (Santa Maria a Mare e Sant’Anna), infine, ci saranno don Rosario Candigliota – in qualità di parroco moderatore – e don Stefano Rossi – in quella di coadiutore.

“La disponibilità di ciascuno e lo spirito di donazione e di servizio che ho colto – ha commentato il vescovo diocesano mons. De Luca rivolgendosi a tutti i sacerdoti – mi edificano e costituiscono la vera “roccia” sulla quale si colloca il mio servizio episcopale in questa carissima Diocesi. Posso dire, senza retorica e con piena coscienza, che il nostro presbiterio è per me scuola alla vita e al servizio ecclesiale, ma soprattutto luogo dove il Padre mi accompagna in una profonda esperienza di libertà e di affidamento a Lui”. Ai Presbiteri coinvolti nei trasferimenti, inoltre, ha detto: “Grazie carissimi fratelli, il vostro sì, chiude un cerchio che impegna il Signore: è sulla sua grazia che confidiamo”. Poi un pensiero alle comunità: “Come Vescovo so bene che le varie comunità parrocchiali percepiscono questi trasferimenti come uno strappo e che vivono con una certa sofferenza tutto questo. So anche che questo nasce dall’amore e dalla stima per i propri parroci. A tal proposito dico “Grazie a Dio. I nostri presbiteri sono stimati e amati, perché si donano con dedizione e competenza. Conosco anche la grande devozione e docilità che la nostra gente ha nei confronti della Chiesa, e allora, mi sento di dire che non si tratta di uno strappo, ma di un dono che ogni comunità fa all’altra. Sono sicuro che ciascuna ne beneficerà: infatti, “Dio ama chi dona con gioia!”.

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