Lo prendiamo come un auspicio, nel giorno degli Stati generali del turismo e della cultura al cinema Sant’Antonio di Termoli, il Molise lancia la sua sfida mentre l’Italia brinda al nuovo massimo storico, nel 2017, per gli esercizi ricettivi sul movimento turistico in Italia: oltre 420 milioni di presenze (+4,4% rispetto al 2016) e 123 milioni di arrivi (+5,3%), secondo il resoconto pubblicato dall’Istat. La crescita è stata superiore a quella media europea. Insomma, quale migliore viatico non poteva esserci per la sfida del piano strategico regionale, che prende le mosse da quello nazionale e mirabilmente presentato dall’ex direttore del Mibact (ora Mibac) Francesco Palumbo. Dati che evidenziano la centralità e l’importanza di turismo e cultura nella penisola, che certo non sconta penuria di risorse storiche e naturali. Un settore con un avanzo commerciale di 49 miliardi di euro, con un fatturato di 223 miliardi, che diventano poco meno di 200 milioni in Molise, dove approda quasi il 94% di presenze italiane, a fronte di una media nazionale del 50%. Insomma, pochi stranieri, potrebbero essere molti, ma molti di più. Trasformare le risorse in prodotto, l’assioma declinato da Palumbo, per dimostrare che il Molise esiste, che non va raccontato, come ha detto il vicepresidente con la delega al Turismo Vincenzo Cotugno e motore propulsivo di questa sfida, che mira a rendere questo settore e il piano strategico una cartina di tornasole per tutta la regione, sfiorando tutti i temi e le emergenze oggi all’attualità, escludendo in pratica solo la sanità. Tutto il resto afferisce alla valorizzazione e al marketing territoriale. Marketing che per Toma, assieme a Sistema, Rete e Fare squadra, tutti insieme, formano i lati splendenti del cubo di Rubik. Cotugno vuole incrementare del 30% il pil turistico, una iniezione di 50 milioni di euro nel tessuto socio-economico. Assenti per impegni vari il Ministro Centinaio (ma non era confermato nel programma ufficiale) e l’ambasciatore della Croazia Mesic, è toccato al vescovo Gianfranco De Luca e al sindaco Angelo Sbrocca aprire i lavori, su imbeccata della moderatrice, la caporedattrice Ansa Elisabetta Stefanelli, che dopo aver lanciato il video proposto nel 2018 alla Bit di Milano, lo ha definito classico… una bocciatura in pratica. A dare coraggio alla manifestazione, oltre che a fare gli auguri, anche il vescovo di Termoli Gianfranco De Luca, che ha spiegato come «il Molise ha una vocazione importante, specie in ambito culturale». Sbrocca, invece, ha percorso la mappa delle bellezze costiere, ma rilevando la perdita di metà dei posti letto negli ultimi 15 anni, e dove non c’è ricettività non c’è turismo. Ė toccato proprio a Toma e Cotugno, poi a Palumbo, focalizzare i temi degli Stati Generali, dinanzi a una platea quanto mai qualificata, fatta di stakeholder: amministratori e operatori. «A fine aprile piano strategico e poi testo unico per il turismo – ha annunciato Donato Toma durante gli Stati Generali del Turismo in Molise – per la Regione l’idea è quella del turismo che deve venir fuori da operatori del settore. Se non operiamo in tandem turismo-infrastrutture non arriviamo alla finalità, il dissesto idrogeologico, per esempio, può essere una opportunità se riusciamo a cambiare mentalità. Civitacampomarano può diventare un gioiello, se riusciamo ad avere una viabilità accessibile. Oppure: il Molise è una regione sismica: ma la sismicità può diventare un valore se si costruisce bene. Il turismo è fare impresa e non si improvvisa». Toma ha rimarcato come sia necessario valorizzare le tradizioni, quali per esempio le Carresi, le corse di carri trainate da tori e vacche, che sono state nel mirino degli animalisti e hanno prodotto inchieste delle procure. «Dobbiamo trovare il modo di far correre i nostri carri ma rispettando regole e sicurezza. Apriremo un tavolo con le prefetture». Sui fondi europei e la manutenzione ordinaria delle strade Toma ha detto: «La scorsa settimana ho parlato con il ministro Toninelli: la Ue non permette di spendere su manutenzione ordinaria. Ho chiesto al ministro, e ho ricevuto una risposta positiva, di negoziare con l’Europa in modo che i fondi possano contenere interventi che riguardino la manutenzione ordinaria».
«Turismo è cultura, questo slogan è eccezionale perché si può leggere in tutti i due i sensi. Turismo è mobilità, infrastrutture. Non esiste turismo senza accessibilità. Bisogna lavorare su più fronti – prosegue Toma, precisando che «Un programma che, sebbene insediati da breve tempo, siamo riusciti a fare in poco tempo. Ora siamo in una fase più avanzata. L’idea è l’elaborazione di un piano strategico su turismo e cultura. Che il Molise sia uno scrigno di bellezze architettoniche e naturalistiche è luogo comune. Manca però la capacità di fare sistema. L’altra parola magica è ‘fare sistema’, obiettivo che ci proponiamo di raggiungere con il progetto di cultura e turismo in modo da dare al settore una visione unitaria. Mi piace riportare una visione olistica, completa a tutto campo di quella che è la nostra terra. Vogliamo creare quella curiosità che fa di noi uomini esploratori. Proporre efficaci azioni di marketing: rete, sistema, marketing. Suggerire sistemi operativi per aumentare l’attrattività. Un lavoro progettuale è corale, altra parola magica che sarà funzionale alla creazione di un piano strategico che poi farà il suo percorso in consiglio regionale.
Ci aspetta un grande lavoro, ma sono sicuro che tutti insieme, altra parola magica, riusciremo a raggiungere un risultato ottimale». «Vogliamo andare controtendenza, vogliamo proporre all’Italia e all’Europa una Regione che si coniuga con l’aria, la terra e l’acqua. Non tutti lo sanno, ma in Molise in quasi tutti i nostri paesi, la notte se alzi lo sguardo verso il cielo si vedono le stelle, perché è una regione sana e pulita. Siamo pieni di perle non scoperte da troppa gente», prosegue il Governatore, consegnando il testimone all’assessore al Turismo Vincenzo Cotugno. «Dal dibattito pubblico deve venire fuori il piano strategico per un progetto comune – ha concluso Toma – che deve avere un taglio ambientalistico, che dovrà per forza fare i conti con le infrastrutture che mancano, specie nella viabilità». Oltre agli aspetti macro-economici, Cotugno riferisce che «Secondo il Cise, un euro investito in organizzazione di un evento, attira nei piccoli centri storici 5 euro di valore aggiunto, di ricchezza finale – ha proseguito Cotugno – turismo è cultura e si può attivare un effetto moltiplicatore di tipo esponenziale». Proporzione che abbiniamo a quella della crescita di affari in rete, ossia nel web, dove al turismo tradizionale viene assegnato 1 e quello digitale viaggia su 7 volte il livello di transazioni ‘analogico’. Da Cotugno anche la certificazione dell’ormai declino del tessuto manifatturiero e meccanico. «Il Molise ormai non può più pensare di sviluppare ricchezza potenziando l’industria manifatturiera o quella meccanica. Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito impotenti alla chiusura di colossi come l’Ittierre, lo Zuccherificio del Molise, la Gam, una crisi devastante del settore edile e temo che presto ci toccherà affrontare i termini del nuovo piano aziendale di Fca». Speriamo si sbagli, comunque, sulla Fca. In conclusione, per Cotugno il Molise ha bisogno di una programmazione, di un progetto, di un piano condiviso che definisca una strategia di azione, una rotta lungo la quale far convergere gli sforzi e le energie di tutti: Comuni, Enti del turismo, Pro-loco, associazioni, singoli operatori. «Quando mi sono insediato all’Assessorato al turismo e cultura due cose mi hanno sorpreso: l’assenza di una governance e la mancanza di policy – ha aggiunto Cotugno – per anni la nostra regione ha inseguito eventi e iniziative, distribuendo contributi forse anche in maniera disordinata, alimentando così disparità e inefficienze che hanno sicuramente influito sulla scarsa crescita di questi settori». A seguire gli interventi di Bocci e Ostillio, a cui ha preso parte in un salotto tecnico anche lo stesso Palumbo. Quindi l’illustrazione di Spallone, per conto di Sviluppo Italia, partner della Regione Molise.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.