Nel corso del 2018 sono diminuiti i reati in Molise, ma continua a preoccupare il fenomeno del traffico degli stupefacenti. È quanto emerso nella Conferenza regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza che si è svolta ieri mattina nel Palazzo del Governo. Accanto al prefetto di Campobasso Maria Guia Federico, il prefetto di Isernia, il procuratore generale presso la Corte di Appello Guido Rispoli, il procuratore distrettuale antimafia Nicola D’Angelo e i vertici regionali e provinciali delle Forze di Polizia.
Nel corso dell’incontro i prefetti di Campobasso ed Isernia hanno illustrato la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nella Regione Molise, analizzando i dati sull’andamento dei fenomeni criminosi.
Dagli stessi si evidenzia un quadro complessivamente soddisfacente, che conferma la sostanziale integrità del tessuto sociale ed una condizione generalmente positiva, grazie soprattutto alla efficace e sinergica azione delle Forze di Polizia e alla cooperazione con tutte le altre istituzioni competenti.
Difatti non vi sono riscontri in merito ad un insediamento stabile e consolidato nel territorio regionale di consorterie criminose connotate dalla matrice mafiosa, anche se resta elevata l’attenzione delle Forze di Polizia al fine di percepire con immediatezza e contrastare efficacemente ogni tentativo di penetrazione nel tessuto locale.
Il trend dei furti e delle rapine, posto a confronto con l’annualità precedente, induce ad ingenerare cauto ottimismo, evidenziando un sensibile decremento, con particolare riguardo ai furti in abitazione e di autovetture, nonché a quelli commessi con destrezza.
È tuttora rilevante, seppur con una tendenza che sembra orientata verso una diminuzione, il dato quantitativo relativo alle truffe, le cui vittime sono prevalentemente cittadini appartenenti alla fascia della terza età che, in questa provincia, costituisce la parte più consistente della popolazione complessiva. In un’ottica preventiva saranno attuate ulteriori iniziative di informazione e sensibilizzazione degli anziani affinché pongano in essere tecniche di autoprotezione e denuncino tempestivamente il reato alle Autorità competenti.
Continua a preoccupare la diffusione degli stupefacenti, che, sebbene arginata dalla incisiva e mirata azione delle Forze di Polizia, mostra preoccupanti segnali di crescita ed indici, sia pure allo stadio embrionale, di radicamento in un territorio che costituisce un importante crocevia per i traffici illeciti di sostanze. Tali valutazioni hanno indotto a ritenere indispensabili anche specifici interventi interistituzionali, attraverso progetti in rete (Prefetture, Forze di polizia, Asrem e mondo della scuola) in un’ottica prevalentemente di prevenzione e, solo ove necessario, repressiva.
La presenza del procuratore Generale presso la Corte di Appello di Campobasso e del procuratore Distrettuale Antimafia ha consentito anche di individuare le iniziative da intraprendere congiuntamente, nel solco di una stretta cooperazione volta a garantire, nel rispetto delle reciproche competenze, un costante interscambio informativo tale da rendere più efficaci le politiche di sicurezza.
Alla luce di quanto analizzato, è stata inoltre condivisa la necessità di una ulteriore intensificazione dei dispositivi di controllo del territorio e dell’attività investigativa anche mediante interlocuzioni con gli organi di polizia delle regioni limitrofe, al fine di contrastare i reati di maggiore allarme sociale quali furti in abitazione e truffe.
Analoga attenzione verrà riservata al monitoraggio delle più rilevanti crisi aziendali e vertenze lavorative per prevenire possibili turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica, così come continuerà ad essere seguito in via continuativa il fenomeno migratorio, anche nell’intento di contrastare forme di sfruttamento o di caporalato.
Al termine della Conferenza, si è tenuta una riunione dell’Osservatorio regionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, al quale hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Campobasso, in rappresentanza dell’Upi, il direttore scolastico regionale e il rappresentante dell’Anci Molise.
L’Osservatorio, è stato costituito per promuovere iniziative di supporto agli amministratori vittime di episodi di minacce o intimidazioni, individuando contestualmente opportune strategie di prevenzione.
Il fenomeno, in ambito regionale, non desta particolare allarme. Peraltro i pochissimi episodi che si sono verificati sono riconducibili, prevalentemente, a situazioni di disagio di cittadini delle comunità locali, connesse a problematiche socio-economiche, occupazionali ed abitative.
Nel corso della riunione è stato concordato di attuare percorsi formativi dedicati agli amministratori locali sulla gestione dei flussi comunicativi nei confronti dei cittadini, nonché sulle cautele da adottare laddove percepiscano segnali di degenerazione di situazioni potenzialmente a rischio.
Saranno inoltre realizzati, nelle scuole, progetti di educazione alla legalità, corsi di educazione civica e sensibilizzazione sulle funzioni degli amministratori locali, sul rispetto delle istituzioni e sulle sanzioni penali in caso di minacce o atti intimidatori.