C’è anche un pugliese residente a Campomarino, il 58enne Matteo Colapietra, tra i 20 destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip dell’Aquila nell’ambito dell’operazione antidroga Evelin. Risiedevano fra Vasto e San Salvo, dove avevano bar ed esercizi commerciali, ma in realtà gestivano l’importazione dall’Albania, e da altri paesi dell’est, di grosse quantità di cocaina, eroina e hashish. i principali esponenti della banda di albanesi sgominata da carabinieri e finanzieri dei Comandi provinciali di Chieti. Droga che, poi, attraverso una serie di referenti, veniva distribuita in Abruzzo e in altre regioni italiane. Venti gli ordini di custodia cautelare in carcere, emessi dal Gip presso il Tribunale dell’Aquila, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguiti dagli uomini delle Forze dell’Ordine dall’alba di oggi nelle province di Chieti, Genova, Campobasso e Foggia. L’operazione arriva al termine di un’indagine durata oltre un anno e che aveva già portato all’arresto di 13 persone e al sequestro di 12 chilogrammi di stupefacenti. Tra le accuse anche detenzione e porto illegale di armi. Sono 37, inoltre, i decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti indagati. Si è tenuta ieri mattina, alle 11, presso la Procura della Repubblica di Chieti la conferenza stampa sull’Operazione Evelin, conclusa ieri mattina in un’operazione congiunta del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. I 20 soggetti per lo più di nazionalità albanese nonché rumeni e italiani, tutti appartenenti ad un sodalizio criminale con base nell’area del Vastese, accusati a vario titolo di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché detenzione di armi, utilizzate per garantirsi l’egemonia sul territorio e sulle principali piazze di spaccio. L’attività investigativa è stata avviata nell’ottobre del 2016 a seguito di alcuni colpi di arma da fuoco esplosi a San salvo, all’interno del bar Evelin, tra due diverse organizzazioni criminali albanesi, ove alcuni esponenti rimasero gravemente feriti. La stessa ha consentito di accertare e documentare che lo stupefacente raggiungeva la località teatina attraverso la gestione dei canali privilegiati di approvvigionamento con l’Albania, l’Olanda e la Slovenia, agevolata dalla disponibilità di armi. Durante tutta l’attività investigativa, durata oltre un anno e mezzo, sono stati tratti in arresto in fragranza di reato complessivamente 12 persone e sottoposti a sequestro 13 chilidi droga non che due pistole. L’operazione odierna testimonia l’attenzione delle forze dell’ordine al contrasto dei traffici illegali su tutta la provincia di Chieti, è in particolare, nel quadrante meridionale delle località di Vasto e San Salvo, da sempre crocevia di attività criminali ad opera di organizzazioni proveniente da altre regioni limitrofe o, come in questo caso, da soggetti stranieri. Carabinieri e finanzieri in stretta sinergia operativa, sono convinti di aver inferto un duro colpo alla rete del narcotraffico che imperava sull’area. Al 58enne, assistito dall’avvocato Ruggiero Romanazzi, è stato contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti ed è stato ristretto agli arresti domiciliari.

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