Luigi Spina, giovane chef emigrato in Australia da tre anni, è diventato «un eroe italiano a Melbourne». Un anno e mezzo fa salvò una ragazza dall’aggressione, facendole scudo col suo corpo. Ora sta bene, con sé in Australia ha portato i valori di una terra in cui quando vedi qualcuno in difficoltà non ti volti dal’altra parte anzi intervieni in suo aiuto.
Luiz Roberto Evangelista, fisico di fama mondiale, nella sala da pranzo ha una gigantografia del campanile di Toro. Gli suoi ospiti chiedono e lui parla delle sue origini, nell’istituto di ricerca brasiliano dove lavora lo chiamano “il molisano”.
Nicola Scarlatelli ha fondato a Torino l’impresa meccanica Samec 50 anni fa, è stato anche presidente della Cna nel capoluogo piemontese. Ora ha deciso di aprire un’attività anche a Castel del Giudice da dove era partito con la famiglia agli inizi degli anni 60.
Donato Mastropietro scese nelle miniere del Belgio per lavorare dall’età di 15 anni. Presiede l’associazione Campomolise di Bruxelles ed è un riferimento per istituzioni e oriundi.
Sono loro i quattro nuovi “ambasciatori del Molise nel mondo” che saranno premiati nelle cerimonie organizzate nei rispettivi paesi di origine per la Giornata dell’Emigrazione, giunta alla quarta edizione: San Polo Matese, Toro, Castel del Giudice e Cercepiccola. Alla presentazione degli eventi, ieri mattina a Palazzo D’Aimmo, anche i sindaci Tonino Spina, Roberto Quercio, Lino Gentile e Michele Nardacchione. Il primo ha sottolineato che premiando il giovane chef, «di cui San Polo è molto orgogliosa», si rende onore «ai valori». Quercio ha ringraziato le istituzioni regionali che hanno voluto andare sul territorio «per dare lustro alle nostre comunità». Lino Gentile ha messo in evidenza la possibilità di «sfruttare nel senso buono chi è tornato nei luoghi di origine», come ha fatto Scarlatelli. Infine, Nardacchione ha raccontato del rapporto saldo con i cercesi di seconda e terza generazione, tanto che in lista con lui era candidato un italo-belga.
Oggi a San Polo la prima premiazione (nella sala comunale alle 18.30), domani a Toro, il 6 a Castel del Giudice e il 7 a Cercepiccola. Sempre il 6 dicembre a Vastogirardi si svolgerà la commemorazione della tragedia mineraria di Monongah (1907 West Virginia).
«Oltre un milione di persone, ci sono tre ‘Molise’ fuori dal Molise», ha sottolineato l’assessore Vincenzo Cotugno. Tra i suoi obiettivi di mandato c’è anche quello di favorire il ritorno alle radici in chiave turistica.
Agli ambasciatori sarà assegnato un mappamondo, opera dell’artista Fernando Izzi. «Un premio che rappresenta l’intelligenza dei molisani per rendere il doveroso omaggio a chi ha dato lustro al Molise e ai Comuni da cui proviene», così il governatore Donato Toma.
Nella selezione dei nominativi e nella scelta viene coinvolto tutto il Consiglio regionale, hanno spiegato Cotugno e il presidente dell’Assise Salvatore Micone (all’incontro con la stampa erano presenti anche i consiglieri Nico Romagnuolo, Di Lucente e Tedeschi).
Una formula differente, che porta gli eventi sul territorio, l’obiettivo però resta quello di «rafforzare l’identità dei nostri corregionali che vivono all’estero o fuori dai confini del Molise affinché quest’ultimi trasmettono alle nuove generazioni valori e tradizioni della nostra terra d’origine», ha detto Micone.
Negli ultimi anni, come dimostra la storia di Luigi Spina, tanti giovani hanno ripreso a partire dal Molise. L’augurio, ha concluso Micone, è che «sia un’esperienza per accrescere la formazione e il bagaglio e che poi riportino in regione il loro talento».