Babbo Natale ogni anno rischia di acquistare giochi e giocattoli contraffatti. Infatti, solo a dicembre del 2017 sono stati sequestrati quasi 1,4 milioni di giochi per un valore di oltre 8 milioni di euro.
I giocattoli sono la seconda categoria merceologica per articoli sequestrati in Europa: l’anno scorso sono stati 3,4 milioni, ovvero l’11% del totale della merce trattenuta dalle dogane europee. Le conseguenze negative non si hanno solo sulla salute dei bambini, ma anche sull’economia del settore. Infatti, in Italia le aziende di giochi e giocattoli subiscono ogni anno un calo delle vendite di 201 milioni di euro, con una perdita di posti di lavoro (-14%).
L’Adoc Molise fornisce alcuni consigli su come evitare di acquistare prodotti contraffatti per garantire un Natale sicuro e sereno.
Per prima cosa, bisogna controllare che sia presente la marcatura CE, verificando che sia indelebile, visibile, leggibile e di dimensione non inferiore a 5 mm, poiché garantisce che è stato fabbricato in conformità alle norme europee e alle norme nazionali.
Devono essere presenti altri marchi come “Giocattoli sicuri” dell’Istituto italiano di sicurezza dei giocattoli e “IMQ” dell’Istituto per il marchio di qualità per i prodotti elettrici danno più garanzie, perché indicano che i giocattoli sono stati sottoposti a test di sicurezza.
Sull’etichetta deve sempre comparire il nome e/o la ragione sociale e/o il marchio, l’indirizzo del produttore o del responsabile dell’immissione sul mercato della Comunità Europea, fondamentali nel caso di malfunzionamento dell’oggetto o in caso di danno fisico ai bambino.
Le avvertenze e le istruzioni d’uso del giocattolo devono essere scritte in lingua italiana e il giocattolo deve essere privo di parti appuntite e taglienti, deve resistere agli urti e non provocare ferite in caso di rottura. Le parti smontabili devono avere dimensioni tali da impedirne l’ingerimento da parte del bambino.
Il giocattolo non deve contere sostanze o preparati che possano diventare infiammabili e le vernici utilizzate devono rientrare nei limiti di tolleranza biologica previsti. Ai fini della protezione della salute dei bambini la tolleranza biologica giornaliera relativa all’utilizzazione dei giocattoli non deve oltrepassare: 0,2 (Micron)g di antimonio, 0,3 (Micron)g di arsenico, 25,0 (Micron)g di bario, 0,6 (Micron)g di cadmio, 0,3 (Micron)g di cromo, 0,7 (Micron)g di piombo, 0,5 (Micron)g di mercurio, 5,0 (Micron)g di selenio, o eventuali altri valori che vengano fissati per tali sostanze o per altre sostanze dalla legislazione comunitaria sulla base di dati scientifici.
Per i giochi elettrici la tensione di alimentazione non deve superare i 24 Volt, devono essere isolati per evitare scariche elettriche e alle temperature elevate, e non provocare ustioni.
Per quanto riguarda i videogiochi è preferibile ricercare quelli che presentano il simbolo PEGI (Pan European Game Information).
Deve, inoltre, essere indicata l’età del bambino per poter utilizzare il giocattolo. Per quelli destinati a bambini di età inferiore a 36 mesi sono previste marcature aggiuntive, con esplicita avvertenza, quale “Non adatto a bambini di età inferiore a 36 mesi”, oppure, “Non adatto a bambini di età inferiore a tre anni”, o ancora, deve essere presente un pittogramma, che, se usato senza altre diciture, deve avere un diametro di almeno 10 mm.
Nel caso di giocattoli non funzionanti, difettosi, o diversi da quelli ordinati, è possibile attivare la garanzia di 24 mesi, contestando il prodotto acquistato per difetti di conformità. È opportuno fare al commerciante che ci ha venduto il giocattolo un reclamo scritto, da spedire tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, e allegare copia dello scontrino. Nella lettera vanno indicate le disfunzioni rilevate, le cause che hanno determinato eventuali incidenti e i danni riportati dal bambino. Nel caso di comprovate disfunzioni, si può chiedere la sostituzione del giocattolo o, qualora la riparazione o la sostituzione non sia possibile, la restituzione dell’importo versato per l’acquisto. Se il reclamo dovesse rimanere senza risposta, si consiglia di rivolgersi al produttore o all’importatore e in caso di ulteriore mancata risposta a un’associazione di Consumatori. È utile, soprattutto in sede di eventuali contestazioni, avere sempre oltre allo scontrino fiscale, che va conservato per due anni, copia dell’etichetta o del foglio informativo del gioco.

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