Avrebbe dovuto prendere servizio il primo luglio. Secondo altre versioni il 10. Ma Patrizia De Palma – ex primario di ginecologia a Termoli, sospesa dopo l’arresto nell’ambito dell’inchiesta Black hole nel 2006 – nei corridoi del Cardarelli nessuno l’ha vista. Reintegrata come dirigente Asrem in base ad una sentenza della sezione Lavoro della Corte d’Appello di Campobasso, la dottoressa è stata nominata dal direttore generale Angelo Percopo coordinatrice dell’area materno- infantile dell’ospedale del capoluogo di regione. La decisione ha sollevato subito un mare di polemiche. A Percopo si è rivolto anche un nutrito gruppo di camici bianchi sottolineando che ci sarebbe incompatibilità con alcuni di loro che hanno già lavorato in passato con la De Palma. Condannata in secondo grado per un litigio nella corsia del San Timoteo che, nel 2003, diede il via all’inchiesta della procura di Larino che vide l’iscrizione nel registro degli indagati di 112 persone, fra cui la De Palma e il marito, l’ex sindaco di Termoli Remo Di Giandomenico. Molte le ipotesi, dalla corruzione alla pratica illegale di aborti. Quel procedimento non ha ancora avuto un esito giudiziario, a gennaio la procura di Bari – a cui è stato trasferito – ha reinviato gli avvisi di conclusione indagini. I colleghi non la vogliono, fu il titolo del lancio dell’Ansa sulla vicenda. Temono che l’equilibrio e i risultati raggiunti con la guida di Marco De Santis, primario di ginecologia possano essere vanificati e stravolti. A De Santis il contratto è stato rinnovato. E la dottoressa, dicono dall’Asrem, al momento è in congedo. L’impressione, nei corridoi, è che la risonanza mediatica della vicenda – risonanza che visti i fatti era impossibile non avesse – abbia indotto a fermare le cose. Almeno per ora. anche se dall’azienda di via Petrella ribadiscono che la dottoressa è semplicemente in congedo.