L’episodio di violenza perpetrato da ignoti la sera di Natale ai danni del cucciolo Peppe non ha lasciato indifferente la comunità. In molti in queste ore si sono mobilitati per contribuire economicamente alle spese mediche alle quali andrà incontro il povero cucciolo al quale è stato fatto scoppiare, forse per gioco o per noia, un petardo infilato nel naso.
Non si sa di preciso dove si sia consumato questo atto vergognoso ma, sulla base delle ferite riportate, il povero Peppe avrebbe vagato per due giorni nel bosco al confine tra due comuni in provincia di Campobasso per poi rifugiarsi in casa di una volontaria dell’Apac in agro di Vinchiaturo. Anche se l’episodio in sé rappresenta il punto principale sul quale riflettere e se finora ancora nessuno ha dato conferma di aver visto o sentito qualcosa né a Campobasso né nei comuni limitrofi, il sindaco Valente ci ha tenuto a precisare che: «Ho appeso della terribile notizia relativa a quanto accaduto al cane Peppino. Un episodio orribile, disumano ed esecrabile. Tuttavia, sento di dover precisare che non esiste alcuna circostanza che possa far pensare o ritenete che il fatto sia avvenuto a Vinchiaturo o che sia opera di un cittadino di Vinchiaturo, infatti, in qualità di sindaco non ho avuto alcuna notizia ufficiosa o formale denuncia in merito. Ribadisco la mostruosità dell’episodio che, se confermato nella sua dinamica, condanno fermamente ma tendo ad escludere che possa essere avvenuto a Vinchiaturo che ha una comunità molto sensibile e attenta alla tutela ed al benessere degli animali domestici. Il mio ringraziamento a chi si è preso cura di Peppino e lo ha salvato da un destino crudele e spero che si possa denunciare l’episodio alle autorità competenti per cercare di individuare i responsabili del vergognoso gesto».
Nel frattempo sulla pagina dell’associazione Apac che ha in cura Peppe, un utente ha avviato una raccolta fondi che però ieri pomeriggio è stata momentaneamente bloccata. La raccolta infatti è partita da un singolo cittadino, non dall’associazione stessa, pertanto l’Apac ha ritenuto necessario chiarire la questione in un post. Un segno di trasparenza e rispetto nei confronti dei tantissimi cittadini che hanno donato anche una piccola quota per contribuire alle cure necessarie e per dare a Peppe il lieto fine che merita.
«In tanti vi state mobilitando per Peppino e noi e lui vi siamo estremamente grati scrivono in un post – abbiamo però bisogno di darvi alcune delucidazioni. La raccolta fondi che abbiamo iniziato sta prendendo dimensioni consistenti. Non abbiamo ancora pubblicato un preventivo perché attualmente non è possibile farlo.
Si tratta di un’operazione delicata e complessa quella che il nostro veterinario si accinge ad effettuare e infondo al post precisano – In ogni caso, ci teniamo a chiedere a tutti di condividere solo i nostri appelli ed i nostri post.
Non abbiamo autorizzato o avviato ancora alcun evento facebook di raccolta. Pertanto, questa raccolta, avviata da una persona che generosamente voleva aiutarci, è stato comunque bloccata.
Per chi ha donato tramite la raccolta di questa ragazza può stare comunque tranquillo, abbiamo già preso accordi privatamente e provvederà a versare l’intera cifra raccolta sui nostri conti.
Per la massima trasparenza ed onestà è solo l’Apac, la pagina ed i numeri tra le informazioni della pagina, a cui bisogna chiedere informazioni sullo stato di salute di Peppe e su come poterlo aiutare.
Per le persone della zona vi chiediamo inoltre di non recarvi personalmente dal veterinario per dare il vostro contributo, in quanto impegnato a curare Peppe ed altri animali e quindi non ha la possibilità materiale di potervi dare la giusta attenzione.
Inoltre, ringraziamo tantissimo tutti coloro che vogliono andare a trovare Peppe.. state diventando tantissimi, e siamo contentissimi di questa vicinanza, ma capirete che in un ambulatorio veterinario tutta questa attenzione potrebbe creare alcuni problemi nello svolgimento del lavoro quotidiano. Saremo felici di aggiornarvi noi su ogni progresso di Peppe con video, foto, dirette ed ogni comunicazione a lui relativa». E in un altro post annunciano: «Abbiamo sporto denuncia contro ignoti e siamo felici di dirvi che le forze dell’ordine si sono attivate con estrema solidarietà per lui. Speriamo che chi sa qualcosa si faccia avanti prima o poi!».
L’episodio ha anche attirato l’attenzione di autorità politiche. La capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Aida Romagnuolo, in una nota fa sapere di essere vicina ai volontari per il lavoro che stanno svolgendo e al piccolo Peppe per ciò che gli è accaduto. Pertanto dichiara di essere «disposta a dare una lauta ricompensa a chi può fornire informazioni sugli autori di questo vile gesto. Preferisco non commentare. Aiutiamo l’Associazione Protezione Animali di Campobasso che si é presa carico delle cure dello sfortunato cane».

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