“Hanno consumato un atroce delitto nei confronti del Molise e della Provincia di Isernia. Un barbaro omicidio che punta a stroncare l’economia di una piccola e giovane Regione”. Questa la dichiarazione a caldo del presidente dell’Uprom Salvatore Colagiovanni all’indomani del decreto con il quale il governo tecnico ha sancito l’accorpamento della Provincia di Isernia a Campobasso. “In una Regione dove esistono solo due Province, in una Regione nata con 300 mila abitanti e così rimasta immutata, dovevano dar vita ad una deroga” – afferma. Se una terra nasce da una scissione (nel nostro caso dall’Abruzzo e istituiscono nel ’70 Palazzo Berta per colmare un territorio così ampio), è normale che la scissione provochi dei criteri non amalgamabili al resto del Paese; pertanto, come farebbe una regione come il Molise a non meritare un ragionamento a parte, come se fosse una Regione a statuto speciale? – si chiede Colagiovanni.

“Ho intenzione di chiedere ai parlamentari molisani ed in generale al Pdl di votare contro la cancellazione delle Province – continua – ed in subordine di emendare la cancellazione di Isernia come di tutte quelle piccole Province, la cui esistenza rappresenta la fonte primaria di reddito di una comunità. Chiedo a tutto il Parlamento di nominati ed al governo tecnico parimenti nominato, di riflettere sul mandato elettorale conferito dal popolo sovrano a consiglieri e presidenti di Province eletti. Chiedo inoltre alla Regione di fare voti affinché non si possa avere una Provincia unica che coincida con tutto il territorio, con compiti maggiori ma senza copertura finanziaria”.

“Questo governo nazionale – tuona Colagiovanni – evita di tagliare dove effettivamente c’è da tagliare. Evita di tagliare 1000 parlamentari inutili, evita di tagliare dove esiste lo spreco. Ed è stato molto più facile dimezzare le Province e chiedere al Parlamento di acconsentire, piuttosto che tagliare il numero dei deputati e senatori chiedendo proprio a loro il consenso in aula”.

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