Sono arrivati in Molise nel pomeriggio di ieri i 14 migranti (ne erano previsti 15, ma uno di loro al momento della partenza si è allontanato volontariamente) trasferiti dal Cara di Castelnuovo di Porto, struttura chiusa nel giro di pochi giorni tra le polemiche dei residenti del comune vicino Roma e di molti parlamentari di Pd e Leu. I richiedenti asilo, di cui ancora non sono state fornite età e nazionalità di provenienza, pare siano tutti in attesa del riconoscimento dello status di rifugiati e saranno ospitati in 4 diversi comuni del Molise: tre a Campobasso, tre a Petacciato, cinque a Isernia e uno a Campolieto.
Il Cara è stato smantellato in maniera improvvisa – con un blitz dell’esercito, la denuncia di molti – e le operazioni dovranno essere completate entro il 31 gennaio. La protesta più feroce è arrivata dal sindaco di Castelnuovo per l’improvviso stop ad una delle rare esperienze di positiva integrazione del territorio dei migranti, la maggior parte dei quali saranno costretti ad interrompere i percorsi già avviati di studio e lavoro. Anche i cittadini di Castelnuovo hanno fatto la loro parte, offrendosi di ospitare alcuni migranti della struttura.
E la polemica è divampata rapidamente, da una parte il Pd, dall’altra i cattolici che hanno fatto sentire con forza la loro voce. In particolare, i francescani hanno inviato un tweet al governo citando la frase evangelica “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Il gesto più eclatante però è stato quello della deputata di Liberi e Uguali Rossella Muroni, che ieri mattina si è recata nella struttura e ha tentato di bloccare un pullman in partenza.

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