Trovare una soluzione adeguata a risolvere le criticità legate alla presenza di gas radon nei locali del piano seminterrato che ospitano gli archivi del tribunale di Isernia.
Prezioso in tal senso il contributo degli esperti ed è per questo che alla riunione indetta per domani mattina a Palazzo di Giustizia, il presidente Vincenzo Di Giacomo ha invitato anche
il vice presidente e coordinatore della Commissione Ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi Vincenzo Giovine, considerato tra i massimi esperti in campo nazionale in materia di radon. Insieme a lui sarà presente al summit il geologo molisano (past president dell’Ordine dei Geologi del Molise) Domenico Angelone.
Alla riunione, presieduta da Di Giacomo, parteciperanno tra gli altri il procuratore capo Carlo Fucci, il presidente dell’Ordine degli Avvocati Maurizio Carugno, il prefetto Cinzia Guercio, il sindaco Giacomo D’Apollonio, i responsabili dell’Arpa, dell’Asrem, dei Vigili del Fuoco e dei sindacati.
Dopo un primo incontro, tenuto venerdì scorso, domani si farà il punto sulla situazione e si stabiliranno le cause, ma anche i rimedi ai fini dell’immediata risoluzione del problema. Infatti, secondo la Relazione depositata dall’Arpa su richiesta del Presidente del Tribunale, si è accertato che negli archivi del Palazzo di Giustizia della città molisana la concentrazione annua di radon è superiore al limite dei 500Bq/m3 consentito e previsto dal D.Lgs 241/200, essendo risultata pari a 761 Bq/m3.
«La riunione – spiega in una nota l’Ordine dei Geologi – sarà quindi anche un’occasione per suggerire analoghe soluzioni anche in tutte le consimili situazioni nelle quali versino immobili pubblici e privati, a livello sia locale che in ambito nazionale.
Il radon è un gas nobile radioattivo naturale che deriva dal decadimento dell’uranio, si trova in natura in piccole quantità nel suolo e nelle rocce, è incolore, insapore e inodore. Per porre l’attenzione mediatica su tale argomento, il Consiglio Nazionale dei Geologi aveva anche organizzato lo scorso 26 ottobre 2018 il convegno Nazionale “Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?” presso la sede del Cnr di Roma. In quell’occasione, i Geologi avevano ribadito la pericolosità del radon, considerato la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo da sigaretta».
Intanto i locali dell’archivio resteranno chiusi a scopo precauzionale fino a domani, in attesa che venga individuata una soluzione idonea.
Quello del radon è una delle tante problematiche con cui il Palazzo di Giustizia fa i conti da anni. Per questo da tempo il presidente Di Giacomo è al lavoro per garantire massima sicurezza al personale in servizio, ma anche a cittadini e ai professionisti che ogni giorno frequentano la struttura. E per questo è stato avviato un confronto richiesto dalle organizzazioni sindacali, «dopo che l’Arpa Molise – ha spiegato Di Giacomo – ha depositato una relazione che avevo chiesto già nel 2016 e poi più volte sollecitata anche all’Asrem per verificare la possibile presenza di gas radon nello stabile. Questo rientra in un discorso più generale, che riguarda più campi, da quello antisismico.
A breve, infatti, cominceranno i carotaggi. Ci siamo interessati anche di altri uffici da me diretti, come quello del Giudice di Pace. Come si ricorderà a causa delle sue pessime condizioni igienico sanitarie è stato chiuso con ordinanza sindacale e ora abbiamo già trovato una nuova soluzione, dando locazione in tribunale. Il problema del radon si inserisce in questo contesto più generale».

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