Monica Piedimonte, ematologa 35enne originaria di Campobasso, è tra i finalisti del Premio Cantamessa, il riconoscimento per giovani medici promosso da Cassa Galeno in memoria della dottoressa Eleonora Cantamessa, uccisa nel 2013 mentre soccorreva un uomo ferito.
«Diventare medico è sempre stata l’unica prospettiva che mi facesse sentire davvero realizzata», racconta ricordando i primi anni nel reparto di ematologia pediatrica dell’ospedale Umberto I a Roma. Un percorso che conferma l’intuizione iniziale: «I bambini sanno trasmettere a chi li cura una forza che non si può descrivere a parole». Oggi il progetto della dottoressa Piedimonte è svolgere un dottorato di ricerca all’MD Anderson Cancer Center di Houston, primo centro al mondo per la cura del cancro. Il suo progetto, riconosciuto con menzione d’onore dal premio Galeno Cantamessa, si focalizza sulla leucemia mieloide acuta, con l’obiettivo di identificare nuovi bersagli terapeutici.
«La nostra missione è la tutela dei medici e, in quanto medici, siamo ben consapevoli delle difficoltà che incontrano oggi i giovani colleghi» spiega Aristide Missiroli, presidente di Galeno, cassa mutua cooperativa dei medici, promotrice del premio. «Supportare i loro progetti è un modo per ribadire il diritto universale alle cure, che Eleonora ha difeso fino all’ultimo istante». Il premio è dedicato alla dottoressa Eleonora Cantamessa, medaglia d’oro al valor civile e alla sanità pubblica, che la sera dell’8 settembre 2013, mentre soccorreva un uomo vittima di un pestaggio, è stata travolta e uccisa dall’auto degli aggressori.
Sul sito di Cassa Galeno – www.cassagaleno.it – sarà disponibile a breve il bando della 6° edizione del Premio per medici fino a 40 anni che assegna tre borse di studio del valore di 4.000 euro per progetti di ricerca, formazione e volontariato, anche all’estero.