San Giovanni Paolo II, nel giorno della festa liturgica della Madonna di Lourdes (11 febbraio), ha istituito il 13 maggio 1992 la Giornata del Malato.
«La celebrazione annuale della ‘Giornata mondiale del Malato’ – disse San Giovanni Paolo II nella lettera che istituiva questo importante appuntamento – ha lo scopo di sensibilizzare il popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi; di aiutare chi è ammalato a valorizzare, sul piano umano e soprattutto su quello soprannaturale, la sofferenza… e a richiamare l’importanza della formazione spirituale e morale degli operatori sanitari».
Lunedì alle 15.30 la Fondazione di ricerca e cura Giovanni Paolo II celebra questo appuntamento con la Santa Messa, dove verrà impartita l’unzione degli infermi ai pazienti che manifesteranno la volontà di ricevere il sacramento.
Il tema della Giornata mondiale del Malato di quest’anno è “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Questa espressione dell’evangelista Matteo fa parte delle istruzioni che Gesù impartisce ai suoi discepoli. A dare il tono della missione indicata da Gesù è la parola gratuitamente.
Una straordinaria testimonianza di amore gratuito è stata a vita di Madre Teresa di Calcutta, canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre del 2016. Per questo, la Giornata si celebrerà in modo solenne a Calcutta.
«La gratuità umana – ricorda il Pontefice nel messaggio – è il lievito dell’azione dei volontari che tanta importanza hanno nel settore socio-sanitario e che vivono in modo eloquente la spiritualità del Buon Samaritano. La dimensione della gratuità – aggiunge – dovrebbe animare soprattutto le strutture sanitarie cattoliche, perché è la logica evangelica a qualificare il loro operare, sia nelle zone più avanzate che in quelle più disagiate del mondo. Le strutture cattoliche sono chiamate ad esprimere il senso del dono, della gratuità e della solidarietà, in risposta alla logica del profitto ad ogni costo. La salute – si legge infine nel messaggio – è un bene che può essere goduto in pieno solo se condiviso: la gioia del dono gratuito è l’indicatore di salute del cristiano».