«Gli esperti assicurano che a Pietraroja ci sono ancora tanti tesori da riportare alla luce. Io stesso sto scoprendo solo adesso quanto sia importante un reperto come Ciro, unico al mondo. E il Parco nazionale del Matese rappresenta una eccezionale opportunità, non un vincolo per il territorio», ha affermato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che, insieme al sottosegretario Salvatore Micillo, ha partecipato lunedì a un doppio evento promosso dal Comitato di gestione provvisoria dell’Ente Geopalentologico di Pietraroja.
Il primo si è svolto a Benevento nella sede della Soprintendenza e il tema è stato ‘Tesori nascosti. Tesori svelati. Ente Geopalentologico di Pietraroja: un’opportunità per il Sannio’. Qui il ministro Costa ha confermato che si proseguirà a sostegno dell’Ente nell’attività di valorizzazione del pregevole geosito di Pietraroja: «Un’area – ha rilevato Costa – che ha già riservato meraviglie come il fossile “cucciolo” di dinosauro che non ha eguali nel mondo. Ma sicuramente ne sta custodendo molti altri perché gli studiosi non hanno dubbi in merito. Riportiamoli alla luce, l’Ente Geopalentologico di Pietraroja ha le carte in regole per svolgere al meglio il ruolo di ricerca e promozione dei tesori già svelati e di quelli che attendono di esserlo». Ruoli rivendicati con determinazione dal presidente del Comitato di gestione provvisoria dell’Ente Geopalentologico Gennaro Santamaria: «L’Ente è nato con la mission prioritaria di fare ricerca scientifica al massimo livello ma anche di promuovere gli straordinari risultati delle campagne di scavo condotte e da condurre nel prossimo futuro».
Il soprintendente Salvatore Buonomo ha sottolineato che «la Soprintendenza fornirà sempre il proprio apporto alle nuove ricerche che intenderà avviare l’Ente, ma accanto a nuove campagne di scavi non va trascurato lo studio di quanto è già venuto alla luce a Pietraroja». Il Rettore dell’Università del Sannio Filippo de Rossi e il direttore dell’Università Federico II di Napoli Francesco Bello hanno confermato la consulenza scientifica e il supporto logistico necessari alle attività dell’Ente.
Il secondo appuntamento della giornata a Pietraroja è stato il confronto su ‘Ente Geopalentologico di Pietraroja e Parco nazionale del Matese. Ricerca, tutela, valorizzazione: opportunità di crescita e sviluppo per il territorio’. Accompagnato dal presidente Gennaro Santamaria e dal sindaco Angelo Pietro Torrillo, il ministro Costa ha inaugurato la sede istituzionale dell’Ente Geopalentologico. Tremila metri quadrati con ampi locali da destinare a laboratori e alloggi per i fruitori del nascituro Centro di ricerca e formazione dedicato in particolare agli studiosi di paleontologia di tutto il mondo. «Può diventare un punto di riferimento che valica i confini nazionali – ha dichiarato Sergio Costa -. L’importanza dei ritrovamenti già effettuati del resto la dice lunga sulle potenzialità».
Il ministro si è poi soffermato sulle prospettive del Parco nazionale del Matese istituito nel 2017 con legge dello Stato e attualmente in fase di perimetrazione: «I Parchi sono una grande opportunità da non vivere con paura. È ormai anacronistica la contrapposizione tra ambiente e sviluppo. Al contrario sono una eccezionale opportunità per il territorio che può finalmente valorizzare al meglio il patrimonio paesaggistico, agroalimentare, zootecnico che esprime da sempre come accade qui nel Matese. E per incentivarne ulteriormente la nascita stiamo predisponendo misure per la fiscalità di vantaggio nei comuni interessati». Costa ha quindi sollecitato il completamento entro l’anno della fase di confronto con gli stakeholder del territorio.
Priorità che era stata già individuata dall’intervento dell’assessore all’Ambiente della Regione Molise, Nicola Cavaliere: «Discutiamo di tutto con tutti – ha messo in guardia il delegato della giunta Toma – ma non in eterno. Se c’è una certezza è che non ci faremo commissariare».
Anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Campobasso Stefano Ramundo ha preso parte all’incontro e ha affermato che «garantirne la protezione deve tramutarsi in azioni integrate di antropizzazione, rendimento e investimento. Solo valorizzando tali obiettivi si può solidamente promuovere il nostro territorio e salvaguardarne la ricchezza naturale e il potenziale socio-economico».
Gennaro Santamaria ha infine concluso che «precisi studi di settore dimostrano che i Parchi accrescono il valore delle realtà che ne fanno parte. È quanto accadrà anche per il Parco nazionale del Matese in connubio con l’Ente Geopalentologico di Pietraroja se sapremo tutti insieme dare seguito fattivo alla eccezionale opportunità che abbiamo tra le mani».
Al termine della giornata sono stati consegnati da Santamaria dei riconoscimenti d’onore al merito a Giovanni Todesco, al professor Cristiano Dal Sasso, al professor Giorgio Teruzzi e alle altre autorità istituzionali presenti.