“La Regione Molise è intervenuta in maniera tempestiva per far fronte all’emergenza idrica”. Così l’assessore Fusco Perrella a margine dell’incontro tenutosi questa mattina a Vasto per verificare la capacità erogativa della diga di Chiauci e valutare l’andamento della situazione. “In coordinamento con la Regione Abruzzo, abbiamo messo in atto un articolato sistema di monitoraggio e controllo della situazione e all’attivazione di tutte le risorse disponibili per garantire la fornitura di acqua ai cittadini ed alle attività agricole e industriali”.  All’incontro hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, il presidente del Consorzio di Bonifica Trigno–Biferno, Giorgio Manes, il presidente del Consorzio Bonifica sud Vasto, Fabrizio Marchetti, il presidente della Sasi, Domenico Scutti, e l’amministratore delegato del Coniv, Francesco Mancini. “Dalla riunione – si legge in una nota – è emerso che la diga di Chiauci ha ad oggi una capacità idrica tale da garantire le modalità di erogazione previste dall’accordo di gestione esistente tra Molise ed Abruzzo, che prevede di ripartire il quantitativo di acqua presente nella diga al 50% tra le due regioni, dando, secondo legge, la priorità all’uso potabile. Il presidente della Regione Michele Iorio ha espresso soddisfazione nel constatare che si stanno portando avanti tutte le procedure e le iniziative tese a scongiurare pericoli di blocco dell’approvvigionamento idrico nell’area interessata dal progetto della diga di Chiauci e a dare compimento agli obiettivi che l’accordo stilato con l’Abruzzo si prefigge”. “In questo momento – ha concluso l’assessore Fusco Perrella – è importante fare un uso moderato di acqua ed evitare gli sprechi. Il nostro impegno è di continuare a monitorare di ora in ora la situazione, tendendoci in stretto contatto con i vertici della Sasi e del Coniv e operando in sinergia con la Regione Abruzzo. Abbiamo concluso l’incontro con la previsione di un nuovo appuntamento, ritenendo necessaria una verifica di medio periodo da effettuarsi entro di qui a dieci giorni”.

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