Molise di nuovo nella morsa del gelo. Arriva puntuale, dopo essere stato ampiamente annunciato dagli esperti, il “freddo russo” che ha portato con sé neve e forti raffiche di vento artico. Sebbene non si tratti della copiosa nevicata del mese scorso, ieri mattina le strade del capoluogo si sono subito ricoperte di una sottile coltre bianca che fortunatamente non ha causato eccessivi disagi ad automobilisti e pedoni. La protezione civile ha diramato un’allerta gialla a partire da stamattina e per le prossime 24-36 ore a causa del «persistere di venti forti o di burrasca nord-orientali con raffiche fino a burrasca forte e possibili mareggiate lungo le coste esposte».
Brusco il calo termico registrato in città dove le temperature hanno raggiunto i 3 gradi sotto lo zero. Ad avere la peggio i comuni dell’alto Molise, in particolare Capracotta, dove la colonnina di mercurio ha raggiunto i -23 gradi.
Sempre ieri le forti raffiche di vento hanno raggiunto in alcuni comuni – e soprattutto sulla costa – i 100 chilometri orari.
È stato proprio il vento a causare i maggiori disagi: cassonetti ribaltati, cartelloni pubblicitari e cartelli della segnaletica stradale divelti e rami spezzati su tutto il territorio. Ad Isernia un albero è crollato in prossimità di una scuola colpendo un’auto in sosta. A sradicarsi e cadere a terra anche un pino sulla strada provinciale al confine tra Termoli e Petacciato. Sempre a Termoli il vento ha distaccato una recinzione di un cantiere in via Milano. Alberi a terra anche a Montenero di Bisaccia.
Circa 50 gli interventi degli uomini del 115 per la rimozione di rami sulle carreggiate e la messa in sicurezza delle aree a seguito della caduta di calcinacci, tegole, pannelli e insegne in città e nei comuni limitrofi (in particolare Busso, Mirabello e Riccia) tutti ‘azzerati’ in serata.
Anche a Campobasso le fortissime raffiche di vento hanno provocato la caduta di calcinacci dal tetto dell’ex teatro Ariston dov’è stata colpita un’auto in sosta. Necessario anche qui l’intervento di una squadra dei Vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area. La stabilità della struttura, già oggetto di polemiche e segnalazioni da parte di residenti e commercianti della zona dopo il crollo dell’ex capannone Enel, sembra essere sempre più precaria.
Fortunatamente i disagi legati a neve, gelo e vento non hanno causato il ferimento di nessun cittadino. Ora il pericolo, a causa del tracollo termico, è la formazione di lastre di ghiaccio sul manto stradale. Inoltre il vento percepito sarà di gran lunga superiore a quello reale a causa del cosiddetto fenomeno del “wind chill”: più il vento è intenso, più le temperature sembrano scendere.