L’incontro col sub commissario non ha tranquillizzato le associazioni di volontariato impiegate nel trasporto di emergenza sanitaria 118. Perché Ida Grossi avrebbe ribadito la necessità inderogabile di stare dentro la cornice normativa per regolamentare il servizio.
Sono ore di attesa e tensione per l’emanazione del regolamento con cui l’Asrem disciplinerà la convenzione e il rapporto con le associazioni. Una quindicina, quelle hanno in gestione le postazioni del servizio dislocate sul territorio. La maggiore preoccupazione riguarda il tetto ai rimborsi per i volontari previsto dall’applicazione del Codice del terzo settore, norma espressamente richiamata nei decreti dei commissari Giustini e Grossi.
Per le associazioni, i 10 euro per turno (al massimo 150 al mese) che si possono riconoscere ai volontari sono pochissimi (attualmente il rimborso è di 51 euro per turno). Così, dice apertamente qualcuno, non si riuscirà a garantire la copertura delle postazioni. Cosa accadrà nel caso le associazioni – che fino alle nuove convenzioni gestiscono in proroga il servizio – dovessero rinunciare al convenzionamento è tutto da scrivere. Un bando amplierebbe molto la platea dei potenziali interessati.
Dall’Asrem intanto fanno sapere che il regolamento è in fase di definizione, si stanno limando gli ultimi dettagli. Nei primi giorni della prossima settimana – dicono da via Petrella – sarà definitivamente approvato. Successivamente si avvierà la fase di interlocuzione con le associazioni per l’assegnazione delle postazioni.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.