“Sarà presentato entro giovedì prossimo un emendamento al decreto legge emanato dal Governo sulla spending review per evitare la soppressione della Provincia di Isernia”. Ad annunciarlo è lo stesso ente di via Berta a seguito del vertice di stamane con i parlamentari molisani. “Sarà sottoscritto e presentato dai senatori molisani Ulisse Di Giacomo e Giuseppe Astore e tenderà a modificare il decreto stabilendo che le Regioni a statuto ordinario non possono avere una sola Provincia e che, dunque, ne occorrono almeno due”. A spiegare tale emendamento è stato l’avvocato Umberto Colalillo che ha anche sottolineato le gravi conseguenze che potrebbero aversi a livello di governance istituzionale nel caso di corrispondenza tra territorio regionale e provinciale e per il fatto che Isernia cesserà di esistere come capoluogo di provincia con una conseguente diminuzione di consiglieri comunali.
Oltre ai parlamentari molisani, erano presenti all’incontro anche il governatore Iorio, il presidente della Provincia, Luigi Mazzuto, il presidente del Consiglio Provinciale Lauro Cicchino, i consiglieri e gli assessori provinciali, regionali e i sindaci della provincia. Mazzuto e Cicchino invieranno nelle prossime ore un documento a salvaguardia dell’istituzione Provincia che verrà sottoposto all’approvazione di tutti e 52 i Consigli comunali. Per il senatore Ulisse Di Giacomo “bisognerà far leva anche sulle particolarità geografiche della Provincia di Isernia e sulle problematiche relative all’ordine e alla sicurezza in quanto con la scomparsa della Provincia di Isernia verrebbero ridimensionati anche alcuni presidi delle Forze dell’ordine”. Quattro, invece, le strade indicate dal presidente Michele Iorio per salvare l’ente: “manifestare la totale indisponibilità sia da parte delle forze politiche del centrodestra che del centrosinistra contro questo provvedimento del Governo che, ragionando in termini di risparmi, cancella le istituzioni con riforme che, invece, dovrebbero essere attuate attraverso riforme costituzionali; prevedere che in ogni Regione non ci possano essere meno di due Province; ricorrere alla Corte costituzionale; mobilitare i cittadini e ampliare il dibattito a livello nazionale.
L’onorevole Sabrina De Camillis ha parlato dell’importanza di lottare in modo unitario in difesa della nostra Regione e della Provincia per condurre una battaglia che riguarda diritti sanciti dalla Costituzione. Il Presidente Luigi Mazzuto ha evidenziato che la chiusura della Provincia sarà un dramma per il nostro territorio e ha esortato i parlamentari a una forte presa di posizione e a coinvolgere in questa battaglia i loro colleghi di altre regioni che rischiano di rimanere senza Province. Ha poi parlato della mannaia dei tagli che si è abbattuta sull’ente di via Berta. “Tagli che – ha dichiarato il presidente – sono inaccettabili e che rischiano di fare andare in dissesto non solo il nostro ente ma tutte le Province. Infatti, sono previsti 500 milioni di euro in meno per quest’anno e 1 miliardo per il prossimo. Eppure – ha aggiunto Mazzuto – da alcuni studi effettuati dalla Bocconi è emerso che le Province costano 180 euro pro capite ai cittadini che ricevono in cambio 178 euro di servizi in cambio. I servizi, dunque, vengono offerti e, nonostante ciò ci vogliono eliminare. Forse anche perché vantiamo crediti nei confronti dello stato centrale che sono pari a 18 milioni di euro. E, dunque, tagliarle significherebbe tagliare anche questo debito che lo Stato ha con noi. Nonostante tutte queste difficoltà, – ha sottolineato il presidente – anche quest’anno riusciremo ad approvare il bilancio in pareggio”.