Il governo ha messo sul tappeto una nuova proposta e la Conferenza delle Regioni ha detto sì. Si sblocca il confronto sui navigator, che dovranno guidare i beneficiari del reddito di cittadinanza verso l’inserimento nel mercato del lavoro. L’intesa è stata trovata sull’assunzione con contratto di collaboratore di 3.000 navigator, la metà rispetto alla previsione iniziale di 6.000 unità, che dovranno lavorare in stretta connessione con i centri con l’impiego.
Dall’incontro di lunedì con il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Di Maio era già emerso un clima costruttivo.
Ieri mattina, il governo, le Regioni e i Comuni hanno ratificato in Conferenza Unificata l’accordo. A renderlo noto è stato il presidente della Regione Liguria e vicepresidente della Conferenza Giovanni Toti.
Uscendo dalla riunione al ministero degli Affari regionali, Toti ha precisato che i 3mila navigator «saranno assunti da Anpal per l’assistenza tecnica e successivamente ci saranno dei concorsi su base regionale».
Nell’accordo politico che il governo e le Regioni hanno raggiunto e che ha sbloccato il decreto sul reddito di cittadinanza, c’è l’impegno a definire a breve un piano che porterà entro il 2021 a 11.600 assunzioni da parte delle Regioni per potenziare le politiche per il lavoro.
«C’è un’intesa politica forte – ha sottolineato la coordinatrice della commissione Lavoro della Conferenza Cristina Grieco – intanto potremo bandire i concorsi regionali per 4mila posti, poi nel 2021 ci saranno altre 6.000 assunzioni e 1.600 stabilizzazioni. Tutto questo oltre ai 3mila navigator che saranno assunti da Anpal Servizi».
Ai lavori della Conferenza delle Regioni e poi della Unificata ha partecipato ieri, su delega del governatore Toma, l’assessore alle Politiche del lavoro Luigi Mazzuto.

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