Anche nel 2012, scrive il ministero delle Finanze, i molisani – insieme a calabresi e campani – pagheranno le aliquote Irpef e Irap più alte d’Italia. La riunione del tavolo tecnico del 3 aprile è giunta alla conclusione che in nessuno dei tre casi ci sono le condizioni per abbassarle, o almeno per non aumentare la maggiorazione. La notizia è pubblicata sul sito del dicastero. Per l’anno di imposta 2012, in altre parole, nelle tre regioni ancora indebitate nella sanità è confermata l’applicazione delle vigenti maggiorazioni dell’aliquota, dell’imposta regionale sulle attività produttive nella misura di 0,15 punti percentuali e dell’addizionale regionale all’Irpef nella misura di 0,30. Nel caso dell’Irap gli effetti arriveranno già con l’anticipo da versare a novembre 2012. L’incremento Irpef invece produrrà effetti dal 2013.

Il debito non coperto nel 2011 per il Molise è pari a 41 milioni. Lo ha certificato il tavolo ministeriale di monitoraggio sui piani di rientro. Non basta ad uscire dal tunnel. L’Asrem ha annunciato che il bilancio previsionale quel deficit lo dimezza. E che quindi, come aveva anticipato l’assessore al Bilancio Vitagliano, entro la fine dell’anno si può raggiungere l’agognato pareggio. Perché questo sia un dato spendibile, anche ai fini della pressione fiscale da qualche anno alle stelle, deve sempre passare per il tavolo Massicci. Il governo ha inviato un commissario ad acta, Filippo Basso, per realizzare quel che il presidente della Regione – in veste di commissario – non è riuscito a portare a termine.

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