E io pago! diceva Totò in una scena del film '47 morto che parla'. Un tormentone ripreso anche da Striscia la notizia, che attraverso le parole del genio napoletano continua a denunciare gli sprechi di denaro pubblico da parte degli amministratori. Stavolta, però, a denunciare lo spreco non è un giornalista o una trasmissione tv, ma proprio un amministratore, il sindaco di Termoli Di Brino, che stamane in conferenza stampa ha messo alla berlina l'operato discutibile della Società di Trasformazione Urbana Adriatica (Tua Spa), annunciandone lo scioglimento, già approvato in consiglio comunale. Affiancato dall’assessore all’Urbanistica Bruno Verini, Di Brino ha ripercorso passo dopo passo le tappe della società, che avrebbe dovutto occuparsi della riqualificazione urbanistica della città, ma che nel corso della sua decennale storia (che ha interessato quattro amministrazioni) non è mai riuscita a garantire obiettivi, anzi registrando un indebitamento di circa 900.000 euro. La Tua, insomma, ha causato uno spreco immane di denaro pubblico: oltre mezzo milione di euro spesi in gettoni di presenze, rimborsi spese e indennità di funzione e centinaia di migliaia di euro drenati dal bilancio del Comune di Termoli per tenere in piedi una società che non riusciva a garantire obiettivi. La storia della Tua e lo spreco di soldi pubblici che ha causato sono contenuti in una relazione che il sindaco trasmetterà nei prossimi giorni sia alla Procura della Repubblica di Larino che al procuratore generale della Corte dei Conti Molise.

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