C’erano tanti amministratori, sindaci ed esponenti politici alla manifestazione contro la soppressione della Provincia di Isernia (diventata in realtà, a causa del maltempo, un'assemblea pubblica nell’auditorium di via Berta). C’erano i dipendenti della Provincia, ma poca gente comune. Nulla a che vedere con le manifestazioni degli anni sessanta, quando una intera città scendeva in piazza per chiedere l’istituzione della Provincia di Isernia. I cittadini non hanno risposto all’appello, evidentemente già rassegnati alla cancellazione. Il presidente Mazzuto dal palco ha invitato l’onorevole Berlusconi, deputato eletto in Molise e leader del centrodestra, a salvare l’ente, altrimenti – questo il messaggio – “non potremo più seguirti politicamente”, anche perché sarebbe oggettivamente difficile andare in giro a chiedere voti tra la gente per un partito che in Parlamento ha fatto poco o nulla per salvare la Provincia di Isernia.
Per il resto l’assemblea pubblica è stata l’occasione per ribadire le ragioni di chi ritiene fondamentale l’Ente di via Berta per mantenere in vita una parte del territorio molisano, per non renderlo piú povero, per non incentivare lo spopolamento. Molte, quindi, le critiche al governo Monti e al decreto dello spending review. Il Presidente del Consiglio Regionale Mario Pietracupa ha proposto di rilanciare l’azione di riordino istituzionale di tutto il Molise. Il senatore Di Giacomo ha illustrato i tempi per l’esame degli emendamenti fissando a giovedì l’appuntamento per il voto. Tuttavia si è dichiarato pessimista. Luigi Brasiello, presidente della Camera di Commercio, ha chiesto di lottare con la stessa determinazione degli anni sessanta, mettendo da parte ogni campanilismo. “Mi auguro – ha aggiunto – che ci sia anche il sostegno da parte degli amici di Campobasso”. Il presidente della regione Michele Iorio ha sottolineato l’assenza della gente, rapportandola al fenomeno dell’antipolitica e alle problematiche economiche che investono le famiglie in questo momento. “Tutto è ridotto a spesa – ha dichiarato Iorio riferendosi alla linea dl Governo -Siamo di fronte ad una situazione difficile e quindi dobbiamo essere coerenti e porre le proposte giuste. Una potrebbe essere quella di affidare alle Regioni la riorganizzazione istituzionale, anche pensando ai costi e eventualmente alla rinuncia a qualche ente strumentale per mantenere in vita la Provincia di Isernia”. Iorio ha anche sottolineato che il governo Monti ha modificato ulteriormente i criteri salvando alcune Province in Toscana e Campania. “Mi auguro – ha concluso il governatore della regione – che al termine del percorso il taglio non si riduca a quattro o cinque Province, tra le quali Isernia”. La prossima iniziativa del Comitato civico sarà la marcia su Roma. Una colonna di auto con la targa “IS” che raggiungerà il parlamento.